Le parole del difensore del Verona ed ex nerazzurro Matteo Bianchetti
Incubo finito per Matteo Bianchetti, difensore del Verona tornato tra i convocati di Fabio Pecchia dopo aver superato il lungo iter di recupero dopo l’operazione alla schiena.
E, sabato, il classe ’93 di Como ritrova la sua Inter da ex canterano nerazzurro. “Mi sento bene, ci sono – ha raccontato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport -. Sarebbe bellissimo poter rientrare con l’Inter, a San Siro, nello stadio delle prime emozioni, aggregato alla prima squadra ai tempi di Gasperini e Stramaccioni”.
“Non ho debuttato, ma sono andato in panchina ed era già splendido così: ero un ragazzino, stavo tra i campioni”.
Il passato interista di Bianchetti
L’Inter che cosa rappresenta?
“Il club in cui sono cresciuto e in cui ho imparato tanto. Paolo Tomasoni, che mi ha allenato negli Allievi, mi ha dato fiducia per primo: gli devo molto. Dell’Inter ero tifoso da bambino, col mito di Javier Zanetti. E vedere al mio fianco uno come Samuel, per un difensore come me, era da brividi. Questo, però, è il passato”.
Il presente è nelle speranze di salvezza del Verona. A Milano per…
“Prendere dei punti contro un avversario in grande salute, travolgente con la Samp, ma che già era parso in ascesa contro il Napoli. La Spal ha bloccato la Juve, dobbiamo cercare di fare lo stesso con l’Inter. Per salvarsi c’è bisogno di “grattare” dappertutto”.