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1 Inter is coming era per questo periodo vero?2 Se le polemiche portano questi frutti…2.1 I croati son tornati, il gioco pure2.2 E poi c’è luiInter is coming era per questo periodo vero?
Forse avevano già previsto tutto i maghi della comunicazione nerazzurra quando scrissero #interiscoming. Avevano previsto l’ottimo inizio di campionato, ma chissà in quale palla di vetro avevano intuito anche della crisi invernale che ha attanagliato la squadra. Per poi vederla rifiorire ai primi languidi scorci di primavera.
Ecco, ora possiamo dire che “is coming”. Se avevano previsto tutto questo, gli va dato atto sono davvero dei maghi. Se le loro capacità divinatorie sono davvero queste fategli giocare due colonne al superenalotto. Con il montepremi di queste settimane potremmo fare un pernacchione sonoro al FFP e al governo cinese ed un mercato strepitoso ringraziano l’erario e la dea bendata.
Se le polemiche portano questi frutti…
Il rotondo 3-0 infilato al Verona segna la quarta partita senza subire gol, con 10 reti all’attivo e qualche palo in più tanto per cambiare. Se dopo 38 secondi Icardi uccella una difesa scaligera già partita per il ponte pasquale, se prima del quarto d’ora Perisic timbra il cartellino per la seconda gara consecutiva, se Brozovic gioca una prima frazione degna del miglior Stankovic, allora bisogna credere davvero che le polemiche di questi giorni siano meglio di un ricostituente per gli strani neuroni nerazzurri.
Basta saperlo. Se le polemiche portano punti in casa nerazzurra siamo specializzati, chi ci ferma d’ora in poi? Ironia a parte, la squadra gioca un primo tempo da favola, l’avversario è quello che è senza dubbio, ma due mesi fa ci avrebbe fatto vedere i sorci verdi. Il secondo tempo è solo un buon trining in attesa del derby di mercoledì prossimo. Tutto qua.
I croati son tornati, il gioco pure
Ma un paio di annotazioni nello specifico vanno fatte. Insieme all’Inter, “are coming” anche i croati. Era l’ora, San Siro ha avuto la biblica pazienza di Giobbe per aspettare che i due tornassero dal letargo in cui si erano rinchiusi in inverno. Anche a loro il primo sole primaverile ha fatto bene. Vedere Brozovic correre da una parte all’altra del campo a recuperare palloni su palloni e ad impostare in verticale senza toccarla 3654 volte ha fatto venire i lucciconi ai tifosi. Perisic ora riesce a fare gli assist per Maurito anche con le mani, a fare gol anche di ottima fattura con una ritrovata regolarità. Sono risorti anche loro, cantiamo insieme “i croati son tornati”, bene così.
Secondo spunto di riflessione: nei primi tre mesi di campionato l’Inter vinceva, giocando un calcio maschio e cinico ma non esaltante. Ora gioca pure bene. Cosa è cambiato? Di sicuro Rafinha e Cancelo offrono qualità, gamba e capacità di verticalizzare ben superiori a quelle di Borja Valero , Vecino e Santon. Prima se non c’era Perisic a servire la palla giusta, Icardi poteva stare mezze giornate intere nell’ area avversaria senza vedere un pallone degno di tal nome. Ora lo cercano in tre, e con ottime qualità. A Maurito la vita è cambiata, eccome. All’Inter pure.
E poi c’è lui
Ciliegina finale proprio per Icardi. Fa bene Sampaoli a non convocarlo per la nazionale se la reazione del ragazzo è questa. Lo lasci a Milano, ce lo lasci a noi interisti a tutto servizio, lui ha quelli bravi, quelli scelti da Messi. Se poi ne prende sei dalla Spagna nessun problema. Crescono i gol di Maurito, crescerà il suo stipendio e crescerà la clausola rescissoria.
Pogba ha portato oltre 100 milioni di euro alle casse della Juventus. Oggi fa la riserva nello United. Chapeaux ai bianconeri, che sono riusciti ad organizzare un battage pubblicitario su questo ragazzone fino a farlo apparire come qualcosa di paranormale nel panorama calcistico internazionale.
Se Icardi avesse lo stesso tam tam mediatico quanto varrebbe oggi? Probabilmente quanto Neymar se non di più. Tranquilli, era solo un paragone. Mauro sta bene dove sta, l’area di rigore di San Siro è casa sua, come ha detto nel video dell’altro giorno. E noi interisti siamo strafelici di avere uno come lui per casa tutte le sante domeniche.