Un grande ex carica i nerazzurri, “la mia Inter era così”
Moriero carica i nerazzurri
(Inter) Dopo la biografia di Gigi Simoni, Luca Carmignani sta curando quella di un altro grande ex nerazzurro, Francesco Moriero. Nell’ultima intervista “Checco” ha rivolto un pensiero di incoraggiamento ai giocatori dell’Inter.
“Devono avere carattere. Giocare a San Siro non è per tutti. La “mia” Inter, era piena di giocatori di carattere, di vincenti. Noi entravamo in campo cantando, nel vero senso della parola. Ci sentivamo sicuri della nostra forza ed i fischi (eventuali) non ci intimorivano. ”
Potevo avere davanti chiunque
“Quindi ai giocatori di oggi dico: coraggio, abbiate coraggio, credete in voi stessi. Personalmente, quando entravo in campo, mi dimenticavo dell’avversario. Poteva pure chiamarsi Maldini o Lizarazou: per me era indifferente, giocavo il mio calcio. Poi se l’avversario mi batteva, gli facevo i complimenti. Ma certamente non entravo in campo timoroso o peggio ancora impaurito. Questo lo dico anche ai miei giocatori.”
La carriera nerazzurra di Moriero
Francesco Moriero ha vestito la maglia nerazzurra per tre anni dal 1997 al 2006 con 56 presenze e sei gol. E’ rimasta leggendaria la sua esultanza ai gol di Ronaldo, con lui che si piegava davanti a sua maestà Ronnie per lucidargli lo scarpino. Il soprannome di quegli anni di “sciuscià” venne proprio da questo gesto così particolare.
Con l’Inter di Gigi Simoni fu splendido protagonista del campionato segnato dall’episodio del rigore negato per il fallo di Iuliano su Ronaldo. Nel 1998 vinse la Coppa Uefa nella finale di Parigi e fu tra i membri della spedizione azzurra ai mondiali di Francia.
Nel 2000 lasciò l’Inter per il Napoli dove giocò gli ultimi due campionati prima di appendere le scarpette al chiodo e diventare allenatore.