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GdS | Nicchi, pesanti minacce agli arbitri: “Plichi con…”

Nicchi, gravi minacce

Il capo degli arbitri italiani, Marcello Nicchi, ha convocato una conferenza stampa in seguito ai gravi avvenimenti nel mondo del calcio italiano.

Le parole di Marcello Nicchi

“Plichi con pallottole sono stati spediti al presidente dell’Aia, al vicepresidente e al designatore Rizzoli. 100 arbitri costretti a ricorrere al pronto soccorso, ragazzi di 16, 17 anni. Si continua a picchiare, non lo possiamo accettare. Con i genitori che costringono i loro figli a smettere, e mettetevi nei loro panni. Tutto questo produce un calo di vocazioni. Mentre noi facciamo fronte a un taglio consistente del budget, 100mila euro per i raduni tecnici, fondamentali per la formazione degli arbitri. E così oggi in tutte le 209 sezioni arbitrali, sono gli associati a pagarsi tutte le spese”.

Atteggiamenti di violenza completamente gratuita, che non giovano al calcio del nostro paese. Sono inammissibili i comportamenti violenti da parte di qualsiasi esponente, che siano tifosi, calciatori o arbitri. Il capo dell’AIA ha pienamente ragione, il direttore di gara è un essere umano, come un calciatore, dunque può sbagliare, arrivare ad attaccare, in modo violento, è sintomo di inciviltà e poca educazione, che dovrebbe arrivare anche dalle società calcistiche. Non è concepibile che un tesserato si possa permettere di avere atteggiamenti violenti nei confronti di un arbitro. Come detto da Nicchi, i “100 arbitri costretti a ricorrere al pronto soccorso, ragazzi di 16, 17 anni”, rappresentano una situazione intollerabile.

Fonte: Gazzetta dello Sport