Sette gol subiti in tredici partite nel 2018, l’Inter parte dalla difesa
Era stata la forza nel girone d’andata. Poi, come tutto il resto dell’Inter, anche la difesa aveva preso una vacanza di due mesi. Ora, invece, i nerazzurri sono tornati la squadra ordinata ed impenetrabile di inizio stagione. I numeri parlano chiaro.
Nel 2018 l’Inter, seppur un passo alla volta, è tornata ai risultati di inizio stagione. A parte la sconfitta di Genova contro il Genoa di Ballardini, infatti, i nerazzurri non hanno più perso e non hanno concesso più di un gol in singola partita. Se aggiungiamo il rullino di quindici gol segnati in altrettante tredici gare il quadro è presto fatto: il passo che i nerazzurri hanno dimostrato di poter seguire poteva regalare il terzo posto in passerella.
Il solo punto di distanza dalla Roma di Di Francesco, rispetto ai 25 della stagione passata, dimostra che gli equilibri della Serie A si stanno ridisegnando all’ombra di Juventus e Napoli. Proprio la difesa è ciò che fa la differenza per i nerazzurri. Non avendo la possibilità di schierare 4 giocatori capaci di arrivare a 10 gol, come possono fare quasi tutte le pretendenti alla Champions, serve la difesa. Partendo dalla scoperta di Joao Cancelo alla costanza di Milan Skriniar concludendo dando i giusti meriti anche a D’Ambrosio che ha saputo adattarsi come terzino sinistro.
Inter, occhio agli assedi imminenti
Questo weekend arriva una trasferta difficile, quella contro il Torino dell’ex allenatore Walter Mazzarri. I granata sono a cinque punti da Atalanta, Fiorentina e Sampdoria ma la rimonta finale per l’Europa League sembra quasi impossibile.
Milan Skriniar avrà il compito di occuparsi del gallo Belotti mentre al resto della squadra sarà richiesto il solito lavoro di sacrificio. La difesa, come l’attacco, non è materia di un solo reparto ma coinvolge li tutti. Il pressing sbagliato di un attaccante può valere un gol subito.