Ex Inter, periodo difficile e permanenza sempre più in bilico
Doveva essere la stagione del rilancio per l’ex Inter, invece è diventata un’autentica disfatta. Lo Zenit San Pietroburgo di Roberto Mancini, dopo una campagna acquisti faraonica da quasi 100 milioni di euro, era il favorito per la vittoria del campionato russo. Dopo l’ottimo inizio di stagione, la squadra russa ha rallentato bruscamente, entrando in un tunnel dal quale non si è più ripresa.
Nella giornata odierna, è arrivata la sconfitta casalinga contro il Krasnodar, un 2-1 che mette fuori dai giochi scudetto, quasi definitivamente, la squadra di Mancini. Quando mancano sei giornate al termine della Premier League russa, il ritardo dalla capolista è di 7 punti, con la Lokomotiv Mosca che ha una partita in meno. Dal primo posto al quinto attuale, con l’eliminazione patita in Europa League negli ottavi di finale, la stagione di Mancini sulla panchina dello Zenit è da considerarsi negativa.
A fine partita, il tecnico italiano ha parlato in conferenza stampa. Tra le tante domande, non poteva mancare quella su un eventuale esonero e la clausola legata. Mancini ha così risposto: “Non sono interessato ai soldi dello Zenit. Se decido di lasciare il club, non ci saranno penalità che pretenderò. Sto cercando di formare una squadra di giocatori che mi ascoltano. Poi proverò a formare una squadra di alto livello. Sfortunatamente, i risultati ora sono deludenti, ma stiamo lavorando per migliorare le cose”.
In caso di esonero, nel contratto dell’ex tecnico nerazzurro è presente una clausola di 9 milioni di euro, che lo Zenit San Pietroburgo dovrebbe versare all’allenatore italiano. Con le voci che lo vogliono da giugno alla guida della nazionale italiana, il futuro di Roberto Mancini in Russia è sempre più in bilico.