Spalletti in conferenza rassicura i tifosi, mai più crisi: ecco perché
Luciano Spalletti, come di consueto, è stato oggi protagonista della classica conferenza stampa prima del match, che domani vedrà i nerazzurri affrontare il Torino di Mazzarri.
Molti gli argomenti affrontati oggi dal tecnico, ma uno in particolare è degno di essere approfondito.
L’Inter attuale infatti sta finalmente convincendo, riuscendo a trovare risultati, e finalmente sembra riuscire a vincere con una certa scioltezza.
Sembra essere dunque superata quella sterilità offensiva che ha caratterizzato i mesi scorsi, dove non sembravano intravedersi soluzioni alternative ai soliti cross.
La difesa è solida, ma questa non è una novità, anche se per ora sono 5 le gare in cui la porta difesa da Handanovic resta inviolata (non accadeva dal 2005).
Molteplici sono le motivazioni: una condizione fisica ottimale, risultato anche dei doppi allenamenti imposti da Spalletti, l’arrivo di Rafinha, che finalmente garantisce un raccordo tra centrocampo e attacco.
E e poi proprio quella linea mediana, rinvigorita da un Brozovic in ottima forma.
Nuovo corso
Ebbene questo però non sembra essere il fuoco di paglia cui i tifosi nerazzurri sono stati purtroppo abituati negli ultimi anni, e a garantirlo è proprio Spalletti.
Spesso infatti la squadra si è esaltata, salvo poi crollare nuovamente alla prima difficoltà (nel più recente passato basti pensare all’Inter di Pioli).
Il tecnico infatti ha garantito oggi che nulla del genere accadrà ancora, e il motivo è colto semplice.
Spalletti infatti ha capito quali erano state le cause della crisi, e ha saputo trovare le giuste contromisure.
E una volta che sono chiari gli aspetti su cui intervenire non si può ricadere nel medesimo baratro.
Merito di questo processo di “guarigione”, sempre secondo l’allenatore, sarebbe da attribuire ai giocatori, che hanno saputo reagire in maniera più che positiva al momento buio.
“Quando sei tu a trovare la cura non ci ricadi, l’ho già detto. I giocatori hanno risolto la situazione, hanno fatto vedere di avere un carattere tosto. Non hanno mai perso la bussola e sono sempre rimasti col timone ben saldo tra le mani, non trovando subito la rotta giusta ma trovando poi i gradi della virata e la direzione in cui volevano andare”.