Torino, la conferenza di Mazzarri e il dente avvelenato
Mazzarri sul match
Il tecnico del Torino Walter Mazzarri apre la sua conferenza prima del delicato match contro l’Inter. Queste le parole live da ex allenatore dei nerazzurri:
Sulla gara con l’Inter
“E’ evidente che per il Toro sarà una verifica molto più probante rispetto a Cagliari e Crotone. Sarà una gara difficile. E i numeri parlano da soli”.
Sull’Inter, che non prende gol in trasferta da cinque punti
“Sarà difficile fare gol e non prenderlo. Se facciamo le cose fatte bene possiamo mettere in difficoltà chiunque. Mi aspetto la prestazione da parte dei ragazzi. Non vorrei parlare troppo del valore dell’Inter”.
Sull’esperienza all’Inter
“Finalmente si guardano i fatti. Tutto il resto è aria fritta. Per me è stata un’esperienza positiva. Soprattutto se consideriamo il valore della squadra. Il tempo, poi, è stato galantuomo. A livello personale, dopo tanti anni è stato il primo esonero. E la cosa mi dà fastidio. Ma non mi interessa altro”.
Sulla formazione
“Domani farò un’ultima verifica. Non posso ancora sbilanciarmi”.
Su Icardi
“Arrivava dalla Samp, abbiamo fatto tanti allenamenti per fargli migliorare il sinistro. Aveva fatto benissimo anche con noi, c’era Milito che stava finendo la carriera. Ormai è un campione consacrato”.
Su Ljajic
“Sono arrivato e lui arrivava da un infortunio. Avrebbe dovuto prendere la condizione di oggi. E serviva che fosse utile. A lui piace andare fuori dagli schemi, ora ha capito quale debba essere il suo contributo. Ora è un giocatore importante, se dovesse cambiare atteggiamento cambierò anche io modo di pensare”.
In Europa?
“Il Toro è un work in progress. I risultati dipendono da tante cose. Non penso agli obiettivi a lungo termine, mi interessa che la squadra segua un certo tipo di atteggiamento”.
Ljajic mezz’ala?
“Lui è una via di mezzo tra un attaccante e un centrocampista. Se lavora bene, lui può fare tutti i ruoli del centrocampo”.
Su Niang
“Non rientra, non è a disposizione. E non è convocato”.
Su Belotti, il paragone con Icardi
“Belotti è forte quanto è forte Icardi. Sono due centravanti, due bomber, che vedono la porta come pochi”.