(Corsera) Inter, ieri è girato tutto storto. Il limite dei nerazzurri…
CorSera – L’Inter ieri ha ripreso a farsi del male, il limite è sempre quello
E’ girato un po’ tutto storto all’Inter ieri nella gara contro il Torino. La squadra di Spalletti ha creato tanto, ma la palla non è voluta entrare e in una delle poche occasioni dei granata ha persino preso il gol che ha decretato la sconfitta dei nerazzurri. L’Inter ha, così, buttato un’altra grossa occasione, dopo il pareggio nel derby, per macinare punti per entrare nella prossima stagione in Champions League.
Le ultime due gare potevano quasi blindare la qualificazione, scrive il Corriere della Sera, mentre ora i nerazzurri si ritrovano fuori dalle prime 4 posizioni. Giocata bene e persa male. Come spesso accade a chi è troppo sicuro di sé, l’Inter getta via la chance di sorpassare la Roma, riacciuffare il terzo posto e seguire così la strada più veloce e sicura verso la Champions.
Non è bastato approcciare il match con la giusta veemenza, schiacciare il Torino nella sua metà campo, tramortirlo in avvio. Dopo cinque giornate senza sconfitte, Spalletti è tornato all’antico, ha riproposto Borja Valero lasciando fuori Rafinha, un cristallo fragile per sopportare tre incontri ravvicinati.
Cosa resta a Spalletti
L’Inter ha dominato, ha costruito bene sulla destra con Cancelo e Candreva, si è mangiata un gol facile con Perisic, ha fatto ruggire Icardi con una grande girata respinta da Sirigu. Non si è smontata, ha asfissiato il Torino, lavorando attorno ai due tocchi di un Brozovic in stato di grazia. Ha spinto, portando Candreva a tirare da dentro e fuori dall’area e Perisic a prendere una traversa alta. Ma la legge è legge: chi sciupa, prima o poi paga.
A Spalletti resta niente, se non rimpianti e la certezza di una squadra incapace di ribaltare le partite quando è in svantaggio: ci è riuscita una sola volta, a Roma. Non sempre basta il gioco, occorre la qualità e il colpo del fuoriclasse che non può essere solo Icardi. La strada per la Champions è ora più ripida e l’Inter ha ripreso il vizio di cadere e farsi male.