(Corsera) Mario Sconcerti durissimo “Il problema dell’Inter è Icardi”
L’analisi di Mario Sconcerti sull’Inter
Dopo la sconfitta contro il Torino che potrebbe rivelarsi decisiva al termine della stagione, l’Inter era potenzialmente terza a più uno dalla Roma ed invece si trova quinta a meno uno da Roma e Lazio. Mario Sconcerti analizza i nerazzurri e trova quello che per lui è il problema.
Secondo Mario Sconcerti il problema dell’Inter è Mauro Icardi. L’attaccante argentino ha segnato la metà dei gol totali segnati dai nerazzurri in campionato. Secondo Sconcerti, questo sarebbe il problema più grande per la squadra di Luciano Spalletti. Il fatto che l’attaccante titolare sia così accentratore, soprattutto in fase di finalizzazione, limita di conseguenza i compagni.
Avere un attaccante così, però, non può dare solo risposte negative. Uno dei lati positivi è, appunto, che i compagni possono sempre cercare Mauro Icardi nei momenti di difficoltà. Sapendo, appunto, che può risolvere da solo una partita. Per quanto riguarda, invece, la capacità di coinvolgere i compagni anche in fase realizzativa non sarà solo l’attaccante argentino a lavorare ma, e soprattutto, anche Luciano Spalletti.
I numeri e le soluzioni di Mario Sconcerti
Per avvalorare la propria tesi, secondo la quale sia proprio Mauro Icardi il problema dell’Inter, Mario Sconcerti porta anche dei numeri. “Nessuno dei primi 8 capocannonieri del duemila ha vinto il campionato, proprio perché era premiata la sua solitudine. Ultimi esempi Higuain al Napoli, 36 reti, Dzeko un anno fa, 29. Ma si può andare indietro fino a Toni e Di Natale. La Juve di Conte ha vinto uno scudetto con Matri cannoniere a 10 reti. In sostanza, chi ha un grande attaccante limita il gioco a servire lui.”
Ecco quindi le due soluzioni proposte da Mario Sconcerti, indipendentemente dalla qualificazione in Champions League. “La mia idea, che resta una proposta di riflessione, è se il rimedio non sia cambiare l’attaccante. Non per cercare chi di gol ne faccia più di Icardi, molto difficile, ma per trovarne uno che aggiunga ai suoi gol quelli degli altri. Si può anche rovesciare il discorso, mettiamo in condizione tutti gli altri di segnare di più. Ma è difficile avendo sempre un unico terminale. Da molti anni i gol di Icardi costano tantissimo all’Inter. Limitano lussuosamente il gioco, non danno altri sbocchi. Oppure mettiamogli accanto un altro grande attaccante, se lo accetta. Ma così sarà un suo continuo tripudio e una classifica magra per l’Inter. Icardi, da solo, non basta. Anzi.”