Torino Inter: gara persa inspiegabilmente, ma la colpa maggiore è di…
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1 Torino Inter: occasione persa per colpa delle distanze tra reparti2 Borja dall’inizio3 Torino Inter: i problemi della gara4 Rafinha e le richieste di Spalletti5 Catena di destra come punto di partenzaTorino Inter: occasione persa per colpa delle distanze tra reparti
Torino Inter è l’ennesimo passo falso fatto dai nerazzurri nel corso di questa stagione. Nonostante tutto, seppur in attesa del derby Romano, le speranze per la qualificazione in Champions non sono sparite. La gara contro i granata però ha sancito definitivamente un concetto: in assenza del trequartista l’Inter fatica.
Borja dall’inizio
Borja Valero dal primo minuto ha sorpreso tutti. Una mossa che infatti si è dimostrata poco azzeccata. Non è chiara l’esclusione di Rafinha, ma è invece tangibile in sua assenza il contributo che sappia dare in campo. Lo spagnolo era giunto ad Appiano ben accolto per le sue capacità di gestione del campo come dimostrato con la viola. Le partite in cui ha reso di più infatti sono state quelle in cui è stato schierato come vertice basso. Anche lì però ha dimostrato di avere qualche remora nell’interpretare il ruolo, soprattutto nella fase difensiva. Un centrocampo a due per come è inteso da Spalletti, deve avere tempi e spazi di percorrenza di un certo tipo. Pressare e riguadagnare palla significa correre verso l’avversario con vigore e rapidità. Borja quindi troverebbe migliore collocazione come vertice basso in un centrocampo a tre dove due mezzali possono compensare fisicamente alle sue mancanze.
Torino Inter: i problemi della gara
La partita non si può dire che sia stata persa per grossi meriti del Torino che ha capitalizzato grazie a uno sfortunata chiusura di Perisic. Anzi i numeri testimoniano che l’Inter abbia fatto la partita sempre e comunque mancando in alcuni casi i precisione. C’è da dire però che le distanze tra reparti non siano state per nulla adeguate, almeno in confronto a quanto visto nelle ultime uscite.
Brozovic e Gagliardini ammoniti a fine primo tempo ne sono la testimonianza. Il problema è sorto principalmente per via della minore mobilità di Valero che spesso, ha lasciato varchi aperti in mezzo al campo. La sua staticità ha reso più prevedibile anche Brozovic in cabina di regia che ha dovuto temporeggiare in attesa che i compagni dettassero il passaggio. Se Candreva e Perisic riescono ad elastico a effettuare movimenti in avanti e dietro, deve essere proprio il trequartista a dare appoggio e opportunità differenti.
Rafinha e le richieste di Spalletti
Bisogna chiarire un concetto sul giocatore brasiliano e su come riesca a giocare tra le linee: non assomiglia a nessuno dei precedenti trequartisti. Perrotta e Nainggolan infatti hanno sempre espresso il massimo delle loro potenzialità con potenza e corsa. Rafinha invece incarna le movenze del fantasista, avendo però un’impostazione tattica da mezzala. Non ha il passo per fare da collante tra attacco e difesa come i due giocatori allenati dal tecnico di Certaldo, ma nonostante tutto ha conoscenze e maturità tali da rendere la mediana più densa in fase di non possesso. In fase offensiva invece, per sopperire alla corsa, Spalletti ha cercato di stringere gli spazi tra attacco e mediana per rendere più agevole il compito dell’ex Barca. La sua qualità infatti la si nota soprattutto dove gli spazi sembrano non esserci.
Catena di destra come punto di partenza
A destra Cancelo ha ampiamente dimostrato didi possedere quelle capacità tecniche da possibile top player. Il centrocampo spesso si è appoggiato su di lui per dare sbocco alla manovra. Evidente è il feeling tra lui e Rafinha che spesso è stato pescato con corse verso dietro, proprio dal portoghese. Sono questi dunque i punti sudi cui rifondare e continuare a costruire un progetto sportivo che veda nella capacità di gestire il pallone la possibilità di giocare più partite nello stesso match. Così si potrà decidere quando accelerare, quando rallentare o quando semplicemente gestire. È impossibile pensare di lasciar andare via due giocatori del genere. Piuttosto per i riscatti onerosi si faccia a meno definitivamente di chi non possa essere utile alla causa.