(TS) Spalletti, i retroscena della stretta di mano con Mazzarri

Spalletti, la stretta di mano con Mazzarri

Spalletti, appena l’arbitro Tagliavento ha fischiato la fine della partita tra Torino e Inter, ha cercato il tecnico granata Walter Mazzarri per congratularsi con lui per la vittoria. Qualcosa dev’essere andato storto, perché l’ex tecnico interista ha “costretto” Luciano a una smorfia inequivocabile.

Ecco i retroscena di questo curioso siparietto, raccontati da Tuttosport in edicola oggi: “Il tecnico nerazzurro avrebbe dato del fortunello al collega («C’hai un…»), mentre l’altro avrebbe bofonchiato un «Questo è matto»”. Insomma, i due tecnici toscani non si sono fatti certo i complimenti. Ed è logico che sia andata così, è stata una partita molto nervosa, sempre sul filo del rasoio.

In ogni caso, la quantomeno curiosa stretta di mano tra il tecnico di Certaldo e Mazzarri, ha certificato il diverso modo di vivere le partite dei due tecnici. Quello nerazzurro, che proprio non si rassegna alle sconfitte, e quello granata che trova sempre un motivo per lamentarsi.

Il “duello” è continuato in tv

Spalletti e Mazzarri poi si sono beccati anche prima di effettuare le consuete interviste post partita. Ecco le parole che si sarebbero detti i due, secondo Tuttosport: “Anche in questo caso è stato Lucio a tenere il pallino del gioco, come peraltro fatto dalla sua squadra nella partita, quando è piombato là dove stava parlando Mazzarri per un chiarimento che poi non è stato tale. Perché tra due toscanacci doc sono nuovamente volati gli stracci: «Ohi Mazzarrino, che c’hai sempre paura della tua ombra», gli ha fatto Spalletti. Da “celodurista” la risposta del Walter granata: «Io sono un toro maremmano, con me, tu toscano di collina, a braccio di ferro perdi sempre».

E non è mica finita qua, perché i due si sono beccati anche in tv. Ecco le loro parole, partendo da quelle di Mazzarri: «Luciano andava verso il campo, sono andato io a dargli la mano partendo dalla mia panchina. Lui non pensava di darmela, andava forse a salutare gli arbitri e ha fatto un sorriso strano quando mi ha visto. Io non gli ho detto una parola: volevo avere rispetto di lui che aveva perso, ma magari uno a una certa età le cose se le scorda dopo un’ora… Adesso avrà tanti pensieri per la testa, se non si ricorda le cose ci può stare, ha anche qualche anno più di me…». Inevitabile la risposta del tecnico interista: «Il siparietto con Mazzarri? Lui è uno che ha sempre timore anche quando vince e io gli ho detto che aveva vinto e basta. Era lì con quella puntina… gli ho detto: “Se vuoi darmi la mano, dammela”. Non sono io che incuto timore». Ponendo fine a uno “scontro” leggendario.