(GdS) Parla Alessandro Altobelli “Serve un piano B”

Alessandro Altobelli parla della situazione dell’Inter

Dopo aver segnato 209 con la maglia dell’Inter, Alessandro Altobelli è ancora molto legato ai nerazzurri. Proprio per questo legame si trova, spesso, intervistato da qualche giornale. Questa volta è la Gazzetta dello Sport a farlo parlare della “sua” Inter.

La sconfitta contro il Torino dev’essere già archiviata, la trasferta a Bergamo contro l’Atalanta è già abbastanza difficile senza distrazioni. I nerazzurri sono obbligati a trovare i tre punti perché, con il derby di Roma nello stesso weekend, una vittoria garantirebbe un posto nelle top 4. Alessandro Altobelli, però, parla di altro: tattica, scelta degli undici e organizzazione in campo.

Altobelli, uno dei giocatori più apprezzati dalla tifoseria nerazzurra, si sofferma su un tema abbastanza centrale in questi giorni: Mauro Icardi e Ivan Perisic iniziano ad essere considerati dei problemi e non i due top player che sbrogliano ogni situazione.

Le parole di Alessandro Altobelli

Il 66% dei gol nerazzurri arriva da quei due: è sorpreso? “No, è una cosa naturale se si gioca con quel sistema. Palla sugli esterni, cross e quindi il gol arriva dal centravanti o dall’ala che taglia dal lato opposto. Semmai sono sorpreso dai gol mancanti di Candreva.”

Qualcuno sostiene che Icardi, nonostante i 24 gol in campionato, partecipi poco. “Per i palloni che ha avuto a disposizione, ha segnato anche fin troppo. Non si può criticare Mauro, lui c’è sempre, poi si può sbagliare come è successo nel derby. Spalletti fa bene a non toglierlo dall’area e, anzi, a valorizzarne i pregi lì dentro. Segna con una regolarità pazzesca e poi dà l’anima anche quando non fa gol. Lui è tra i top 5 al mondo.”

Quindi per sopperire ai passaggi a vuoto di Icardi e di Perisic cosa si dovrebbe fare? “Bisognerebbe avere un piano B che consisterebbe nell’avere centrocampisti in grado di inserirsi e segnare. Un elemento alla Vidal, per esempio. Il giocatore dell’Inter che più si avvicina al cileno sarebbe Brozovic. Ma parte forse da troppo lontano.”

Quale soluzione proporrebbe? “Non voglio sostituirmi a Spalletti che reputo un grandissimo allenatore. Da osservatore esterno magari proverei a irrobustire i sostegni a Icardi passando al 4­4­2 ogni tanto con Eder al suo fianco e Candreva ­Perisic sugli esterni. Eder è più seconda punta che trequartista nel 4­2­3­1.”