(TS) Inter, contro il Torino è mancato Rafinha: il brasiliano è fondamentale

Inter, contro il Toro è mancato Rafinha

Inter, c’è con Rafinha, non c’è senza di lui. E’ questo il dato di fatto che è emerso dopo la sconfitta contro il Torino. Il brasiliano è mancato parecchio, soprattutto nel primo tempo, quando le trame di gioco nerazzurre, seppur efficaci, erano decisamente più lente. Ma c’è una riflessione di Tuttosport in edicola oggi, che rende bene l’idea di quanto il brasiliano sia importante per i nerazzurri.

Eccola: “La mini-serie positiva dei nerazzurri è iniziata con Rafinha titolare contro il Benevento ed è finita con Rafinha in panchina contro il Torino. In mezzo cinque partite con tre vittorie e due pareggi contro avversari di prima fascia, come Napoli e Milan. E zero gol subiti. In trasferta con i granata si sono interrotte entrambe le serie: prima sconfitta dal 2-0 di Marassi con il Genoa il 17 febbraio e Handanovic battuto dopo cinque turni di imbattibilità. Coincidenze che ne confermano l’importanza”.

Il brasiliano, infatti, si è dimostrato importantissimo anche in fase difensiva. Le sue corse verso Handanovic a recuperare palloni, in queste partite, lo hanno ampiamente dimostrato. Forse è a causa della sua assenza che i nerazzurri hanno concesso un gol ai granata, dopo cinque partite senza concederne.

Con il suo ingresso è cambiata la partita

L’ Inter, una volta entrato Rafinha, ha ripreso a giocare come sa e ha creato diverse occasioni da rete, purtroppo non sfruttate. Su tutte, il palo colpito proprio dal brasiliano con un tiro al volo, dopo aver sistemato la palla con il ginocchio. Numero d’alta scuola.

E infatti, come spiega Tuttosport: “Con il brasiliano in campo la formazione di Spalletti trova una fluidità di manovra offensiva difficile da replicare senza la sua presenza sul terreno di gioco”. E, infine: “Con i granata i nerazzurri sono riusciti comunque a creare numerose occasioni di gioco ma non può essere un caso questa coincidenza tra la presenza di Rafinha e i risultati positivi”. Un monito, quindi per Spalletti: vietato rinunciare al brasiliano.