(CdS) Torino insegna, l’Inter non può fare a meno di Rafinha
Rafinha è il vero motore dell’Inter, talento inamovibile
Nonostante la lunghissima assenza dal campo Rafinha ha dimostrato di potersi riprendere in fretta e diventare determinante con l’Inter. La differenza si è vista contro il Torino. Senza il brasiliano in campo la manovra offensiva dei nerazzurri diventa lenta e prevedibile.
Con il match contro l’Atalanta inizia un’altra serie di tre partite in otto giorni per l’Inter. La differenza, però, con la serie appena conclusa è la posizione del match più difficile. Nella scorsa serie fu il derby, infrasettimanale. Questa volta, invece, il match più difficile sarà il primo proprio contro i bergamaschi: poi Cagliari e Chievo. La fisionomia del calendario potrebbe aiutare Rafinha perché, se la pratica Cagliari venisse archiviata in tempi brevi, il brasiliano potrebbe venire sostituito nel corso della gara così da recuperare un po’ di più.
In ogni caso Luciano Spalletti non potrà permettersi di perdere altri punti in partite, almeno sulla carta, più semplici. Per questo Rafinha, imprevisti a parte, sarà titolare per tutte le ultime sette giornate di questo campionato: gli ultimi ventuno punti del campionato devono essere conquistati e sarebbe meglio ipotecare un posto nelle prime quattro prima dell’ultima giornata contro la Lazio all’Olimpico.
Il pieno recupero di Rafinha è alle porte
Il brasiliano non è ancora al 100% ma manca sempre meno. Anche il lavoro in settimana di Rafinha è cambiato: non ha più bisogno di due sedute defaticanti per il ginocchio dopo una partita. I segnali sono sempre più incoraggianti, soprattutto in vista dell’ipotetico riscatto.
Rafinha cercherà di terminare il campionato al meglio delle proprie possibilità per convincere l’Inter a riscattarlo. Lui a Milano è contento e ha capito che è la soluzione giusta per tornare, senza ansie, al livello che gli spetta. Ai dirigenti nerazzurri non basta che aspettare il termine del campionato e contattare il Barcellona.