Juventus: Buffon niente scuse
(Juventus Buffon) Gigi Buffon è stato intervistato dalle Iene. Argomento ovviamente lo sfogo di Madrid dopo l’eliminazione dalla Champions. Chi si aspettava scuse e marce indietro resterà sicuramente deluso. L’intervista andrà in onda su Italia 1 nella serata di stasera. Riportiamo alcuni stralci delle parole del portiere bianconero.
“L’altra sera la partita era finita da un’ora e mezza, di conseguenza quello che uno esterna sono sentimenti, pensieri forti, per certi aspetti ineducati, ma sono i sentimenti di un uomo che non si trincera dietro a un velo di ipocrisia e butta fuori quello che le viscere gli dicono e punto, chiuso. Lì per lì tu non puoi chiedere a uno che vive lo sport con una pienezza come lo vivo io di accettare, essere equilibrato, perché alla fine, seppur esternando in maniera eccessiva determinati pensieri, questi erano pensieri che avevano una logica, che ridirei, magari con un altro tipo di linguaggio, più civile diciamo. Però rimane che il contenuto di ciò che ho detto lo riconfermo in pieno”.
Non doveva fischiare
“Anche se esternando in maniera eccessiva, l’altra sera ho detto quello che pensavo, non doveva fischiare. Un arbitro con più esperienza non avrebbe fischiato, ergendosi a protagonista di una partita. Avrebbe lasciato correre, si sarebbe girato dall’altra parte, e lasciato che le squadre se la giocassero ai supplementari. Che fosse il campo a parlare.”
È un ragazzo che farà una gran carriera, che è stato sfortunato. Secondo me è stato mandato un arbitro troppo giovane ad arbitrare una partita importante… Giovane ma già consolidato, già forte, che aveva già dimostrato il proprio valore; ma è una partita nel quale il risultato sembrava secondario. E poi l’imponderabilità, la bellezza del calcio, fa sì che purtroppo è un ragazzo che si è trovato in una situazione troppo complessa, troppo ingarbugliata e troppo grande”.
Non porta rancore
“Quindi, alla fine, al di là di quello che ho esternato nel post gara, non porto rancore, neanche sono arrabbiato, è finito tutto, però è normale che lì per lì uno si senta, non dico penalizzato, ma proprio defraudato. Ma non di un risultato. Quella è stata una partita irripetibile. Avremmo potuto scrivere una pagina di calcio memorabile per la Juve, per l’Italia: la nostra vittoria si sarebbe abbinata a quella della Roma, sarebbe stato qualcosa di incredibile, di pazzesco”.
Un solo commento. Anche se in termini decisamente più civili, Buffon non solo non fa marcia indietro ma rilancia addirittura su quanto espresso nell’immediato dopo gara. Lascia di stucco soprattutto un concetto, quello secondo cui l’arbitro avrebbe dovuto girarsi da un’altra parte. Dunque al diavolo la coscienza, al diavolo il senso di responsabilità, davanti a Buffon ed alla Juventus tutto doveva andare in sott’ordine. E pensare che spesso Buffon ha parlato di valori da insegnare e da tramandare alle giovani generazioni. Complimenti vivissimi!
Fonte Gazzetta dello Sport
(Juventus Buffon)
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