La critica alla continuità di Icardi
Andrea Sorrentino, giornalista di Repubblica, commenta le prestazioni del capitano nerazzurro, Mauro Icardi.
Prendendo in esame la stagione attuale, il capitano nerazzurro ha avuto un periodo di “secca” realizzativa, soltanto nel periodo dell’infortunio, per ovvie ragioni. Il problema principale dell’Inter è la mancanza di alternative offensive, sia riguardanti la manovra sia di uomini. Il fatto che risalti che Icardi non segni e che “scompaia”, come si legge su Repubblica, è dato dal fatto che nessuno dei suoi compagni si sostituisce a lui, nessuno è in grado di prendere per mano la squadra e condurla alla vittoria come fa lui, e quando lui lo ci riesce risalta anche il lavoro dei compagni, viceversa si oscura anche quello dell’argentino. E’ evidente che Mauro ha bisogno di essere assistito, non è quel tipo di attaccante che si crea le occasioni in solitaria, proprio per questo il lavoro maggiore deve arrivare anche dal gioco della squadra, perchè molte volte la formazione nerazzurra fatica a trovare le imbucate, a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica, in questo modo Icardi si trova sempre ben marcato nell’area di rigore.
L’analisi di Repubblica
“È il centravanti inesistente, e nella maggior parte dei casi: non lo vedi, non lo senti, non lo avverti. Poi un giorno di colpo si scatena, entra in area e risolve tutto in un attimo, barone rampante e ringhiante, spesso con raffiche improvvise, due, tre gol a partita, un uragano, prima di tornarsene alla macchia, e per settimane. Sono quattro anni che Maurito Icardi ci si mostra così, ora calciatore dimezzato ora cannoniere impressionante, sostanzialmente indecifrabile nel suo apparire e scomparire, e tutti a chiedersi che razza di centravanti sia. Quest’anno è già a 24 gol e l’Inter non ha mai avuto una difesa così solida dai tempi del Triplete (appena 22 gol incassati, terza in A), ma si vede che i vecchi adagio non valgono più, ammesso che valessero: se hai un portiere che para e un centravanti che segna dovresti andare lontano per forza, invece l’Inter è solo quinta, e stasera contro il Cagliari avvia la volata delle ultime sei sfide che valgono la Champions con qualche turbamento. Perché Icardi ormai si nasconde da mesi: nelle ultime 17 partite ha segnato solo in 4 occasioni (8 gol totali) e ci si chiede se una squadra con un centravanti così inquietante abbia i mezzi per centrare davvero i suoi obiettivi, e in effetti la risposta della ultime stagioni è stata sempre negativa. E anche i suoi numeroni, a leggerli in controluce, nascondono sorprese: 105 gol in A in 184 presenze, sì, ma è andato a segno solo in 72 gare, e si sa che quando non segna è ben di rado utile”.
Fonte: Repubblica