Inter pazza di Karamoh
L’ Inter è stata conquistata da Yann Karamoh. Il talentino francese contro il Cagliari ha sorpreso tutti per corsa, dribbling e giocate di qualità. Certo, se avesse trasformato le due ghiottissime occasioni da gol che gli sono capitate, sarebbe stato sicuramente meglio per lui. In ogni caso, Yann ha conquistato tutti: compagni, staff e tifosi.
Ecco la sua storia raccontata dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “L’altra sera, a San Siro, si sono tutti alzati in piedi ad applaudire Yann Karamoh: un lampo di follia, aria fresca, energia pura, una scossa necessaria in vista della complicata corsa Champions. Sì, un paio di gol se li è mangiati il francese nato in Costa D’Avorio, e allora a maggior ragione quegli applausi rappresentano un chiaro messaggio a Luciano Spalletti: i tifosi vogliono il ragazzino in campo, a prescindere; vogliono almeno un giocatore «diverso». Colpi di tacco compresi”.
Il riferimento della rosea è al colpo di tacco che ha indispettito Leandro Castan e che gli è costato una tirata d’orecchie da mister Spalletti. Lui però si è difeso così: «Irriverente quello fatto nel primo tempo contro il Cagliari? È il mio modo di giocare, mi piace fare così, il calcio è fatto pure di questo». Come dargli torto…
Come vive a Milano
L’ Inter ha acquistato Karamoh dal Caen, squadra militante nella Ligue 1. L’attaccante esterno a Milano sta bene: dopo un primo, fisiologico, periodo di ambientamento, Yann ha trovato il modo giusto di vivere nella metropoli milanese. Ecco i retroscena sulla sua vita italiana svelati dalla Gazzetta dello Sport: “Qualche vizio? E’ un gran dormiglione e dedica parecchio tempo alla moda. I genitori sono spesso a Milano, zona San Siro, dove Karamoh ha trovato il giusto rifugio e può ogni giorno sognare di fare suo per sempre il Tempio milanese, una delle cattedrali più prestigiose del calcio mondiale. Il papà, fra l’altro, lavora ancora alle Poste francesi. E’ fidanzato Yann,ma gli amici, tanti, sono ancora vicini a lui, e spesso occupano festosi un angolino di Tribuna Rossa. Kara, così lo chiamano nello spogliatoio, è legatissimo a Dalbert, brasiliano con una lunga militanza nel campionato francese. E Dalbert lo segue e lo stimola con l’affetto di un fratello maggiore, scherzi compresi… Tanti scherzi. C’è poi Terence Baya, 20enne terzino della Primavera del Brescia, poco lontano quindi: Yann e Terence sono stati compagni nelle giovanili del Caen e si sentono spesso”.
Insomma, una vita “normale” di un ragazzo di 19 anni (ne compirà 20 a luglio, ndr) che sta coronando il sogno di quando era bambino: conquistare la “Scala del calcio” e seguire le orme del suo idolo Neymar.