Lettera a Julio Cesar: sarai sempre il nostro acchiappasogni
Grazie di tutto Julio CesarStanotte la tua ultima partita, poi appenderai i tuoi guanti al chiodo. Quei guanti che ci hanno salvato diverse volte. Chi se li dimenticherà mai? Chi si dimenticherà la linguaccia a Ibrahimovic? Quando sei tornato con l’occhio nero in campo dopo aver fatto un incidente? Lì, sempre tra quei pali pronto a difendere la porta dell’Inter, della TUA Inter. Non smetteremo mai di ringraziarti per quello che ci hai dato, per l’uomo che sei e per quelle parate che ci hai regalato. Te la ricordi bene quella parata al Camp Nou contro quel mostro di Messi? Sono passati 8 anni e nessuno di noi ha ancora trovato una risposta alla domanda “Ma come ha fatto?”. Nessuno Julio, nessuno. Tu non eri solo un portiere, eri qualcosa di più.E così anche tu dai l’addio al calcio. Sei tornato in Brasile prendendo 3500 euro. Oggi è un giorno triste. Hai detto “basta, è arrivato il mio momento”. Quel momento che prima o poi sarebbe arrivato, ma in fondo speravamo non arrivasse mai. E invece siamo qui a raccontarlo quel giorno, quel maledetto giorno. Chiudi la carriera nel tuo paese, nella tua squadra. Una carriera che ti ha visto alzare qualsiasi trofeo, soprattutto con l’Inter. Quel triplete è di tutti, ma soprattutto tuo. Il tuo addio più doloroso, però, è sicuramente quello a San Siro dove con la tua lettera hai commosso tutto lo stadio e tutti i tifosi davanti alla tv. Un giorno potremo raccontare ai nostri figli di aver visto un uomo volare; ci risponderanno che solo i supereroi sanno volare e noi gli diremo che tu, caro Julio, eri un supereroe.Hai detto basta, ma per noi sarai sempre il nostro acchiappasogni. Grazie di tutto, Julione.