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Chievo-Inter: continuano a parlar male di Mauro Icardi…

Indice dei contenuti

1 Chievo-Inter: lo specchio di una stagione1.1 Le ombre di Roma e Lazio1.1.1 Il ruolo di Mauro Icardi1.1.1.1 La gestione del risultato in Chievo-Inter1.1.1.1.1 Il calendario dell’InterChievo-Inter: lo specchio di una stagione

Sono stato indeciso fino alla fine se vedere Chievo-Inter. “C’è il sole”, ho detto. “È una giornata estiva”, ho ripetuto. Poi ho deciso: non sapendo dove andare, ho guardato la partita. Ho tardato ad accendere la Tv. Mi sono perso in mille e una cosa di cui vi frega quanto di una sgroppata di Calabria. Quindi: meno di niente. Comunque. Ci siamo. Mi sintonizzo. E il Chievo prende il palo. “Porto fortuna” mi dico. Neanche il tempo di sedermi, che Perisic si mangia un gol che manco in Seconda Categoria. (Io non ho mai giocato manco in Seconda Categoria, ma quest’espressione mi è sempre piaciuta). Tiro qualche imprecazione. Accendo una sigaretta. Giaccherini chiama Handanovic al miracolo. Perché quest’introduzione? Un po’ per il “tempo di lettura” – una di quelle diavolerie di Analytics che non capirò mai -, un po’ perché Chievo-Inter è stato lo specchio… dell’Inter. E non avevo nulla di più originale da scrivere.

Le ombre di Roma e Lazio

Dicevo: Chievo-Inter è lo specchio della stagione. Nel primo tempo fatichiamo, abbiamo una buona palla gol per indirizzare la partita, la sbagliamo, torniamo a faticare. Facciamo correre qualche brivido lungo la schiena dei tifosi di casa. Sono episodi sporadici. Al 30′ del primo tempo la mazzata: la Lazio va in vantaggio. Perché, cari i miei quattro gatti di lettori, sarà corsa a tre fino alla fine. Fino a Lazio-Inter. Ah, ma Lazio-Inter è in programma all’ultima giornata? Sì. Pausa. Qui ci vuole la sigaretta. Le ombre del passato tornano minacciose. Il 5 maggio torna minaccioso. Che, poi, al liceo fra Leopardi e Manzoni non sapevo chi mi stava più sulle ‘balls’. Ma andiamo avanti. Dicevo che sarà una corsa a tre. La Roma, vista a Ferrara, non sembra infatti squadra intenzionata a distrarsi dal campionato per le lusinghe della Champions. Mentre scrivo, raddoppia la Lazio. Segna De Vrij. Cioè: sei a un passo dall’Inter e aiuti la Lazio? Bravo, mi piace (leggetela con la voce di Alessandro Borghese). C’è sempre bisogno di professionisti. Fra uno sproloquio e l’altro finisce il primo tempo. Siamo a 3 punti dalla zona Champions. “C’è un bel sole”, mi dico. “Potevo uscire”, mi (stra)maledico.

Il ruolo di Mauro Icardi

“È fuori dal gioco, è nervoso“. Leggo questo sms su Mauro Icardi nella chat di redazione. Mi fermo a riflettere. Chi lo ha scritto, non ha torto. “Quante palle giocabili? O si pretende che si faccia il cross e poi vada a colpire di testa?” è la risposta. Concordo anche con questo pensiero. Perché? Perché hanno ragione entrambi. Il capitano è nervoso, ma perché non ha avuto uno “straccio d’aiuto”. Siamo una squadra di cristallo. Se manca anche solo un meccanismo, andiamo in tilt. Intanto inizia il secondo tempo e il Chievo Verona si rende pericoloso. “Quasi quasi esco, c’è un bel sole…”. Ma Brozovic tenta di pescare il jolly su punizione. “Resto, dai che la sfanghiamo”. Icardi, al primo pallone, segna. Ma è fuorigioco di D’Ambrosio… Invece non lo è. Il Var lo convalida. E’ gol di Icardi! Insomma: cosa vi dicevo? Date un pallone a Icardi e Icardi farà gol. Sono 26 quest’anno. 26. È il miglior risultato dal 2008/2009 quando Zlatan Ibrahimović si fermò a 25.

La gestione del risultato in Chievo-Inter

“Spalletti continua a chiedere a Icardi di abbassarsi e far risalire la squadra” informa Andrea Paventi di Sky Sport. Ecco. La chiave, inutile girarci intorno, è il ragazzo argentino. In area di rigore è già un fenomeno. Fuori area, però, deve ancora lavorare molto. Perché per essere fra i primi 3 attaccanti al mondo, deve fare ancora un po’ di strada. Il gol del vantaggio, però, dà fiducia all’Inter. “Quasi, quasi la giornata di sole può attendere…”. Non sbaglio. Azione da urlo fra Rafinha-Karamoh-Perisic che porta il croato a firmare il 2 a 0. Vi ricordate il “siamo una squadra di cristallo? Se manca un meccanismo, andiamo in tilt?”. Ecco. Nella gestione del risultato in Chievo-Inter, non sembra mancare nulla. E, infatti, i nerazzurri piazzano un uno, due che sembra “devastante”. A questo punto Luciano Spalletti cambia l’Inter. Esce Karamoh ed entra Santon. Si passa a 3. Un’idea che il tecnico di Certaldo sta coltivando. Poi fuori Borja Valero e dentro Vecino. Sembra che tutto vada via tranquillo. Al 90′ l’Inter si fa bucare da Stępiński. Cinque minuti di inferno. Questa squadra non può permettersi di sbagliare niente. Non sempre troveremo un Tomovic, che si mangia un 2-2 già fatto.

Il calendario dell’Inter

Fra sei giorni, a San Siro, arriverà la Juventus. La Roma ospiterà il Chievo Verona. La Lazio sarà di scena a Torino contro la squadra di Mazzarri. Usiamo un luogo comune? Sì. Sarà la giornata più difficile per i nerazzurri. Servirà la miglior Inter della stagione. I meccanismi non dovranno mai saltare. Perché non perdere punti nel prossimo appuntamento di campionato sarà vitale. Rivolgiamo infine un invito: continuate a parlare male di Mauro Icardi. “C’è il sole”. “Sì, adesso, posso uscire”. Siamo ancora in piena corsa Champions. Un attimo. Ancora una cosa. Se ve lo foste dimenticati: il Milan, ieri, ha perso a San Siro con il Benevento. Adesso è a -12. Sì, è proprio una bella domenica di sole.