Inter: con il pannolone bagnato, ringraziando i soliti due… e Tomovic
Inter, una sofferenza da premiare
Inter: i gol di Icardi e Perisic hanno dato ai tifosi nerazzurri la stessa sensazione che si ha quando a sera inoltrata possiamo toglierci un paio di scarpe più strette di numeri dopo essere stati costretti a portarle tutto il giorno. Un sacrificio di sofferenza e di inquietudine che i nostri hanno amplificato con un primo tempo deludente, da ricordare solo per le tre parate (tre) di San Samir.
Nei primi 45 minuti solo il portierone nerazzurro ha evitato che Verona diventasse fatale anche per l’Inter. Per il resto una lunga serie di non pervenuti con Karamoh ancora troppo acerbo per gare di questa intensità, Cancelo irriconoscibile rispetto alle ultime domeniche, Rafinha ottimo a liberarsi della prima marcatura ma senza poi saper o poter costruire niente di concreto.
Sembrava fatta ma il DNA non tradisce mai
Probabilmente nell’intervallo è arrivata la notizia che la Lazio stava già vincendo 2-0 con la Samp. Per il quarto posto a quel punto l’Inter era in overbooking e la Champions stava offrendo una camera doppia solo alle romane. Ma siccome c’è chi ha Icardi e Perisic e chi Cutrone e Kalinic, nonostante tutto nella ripresa le cose si stavano sistemando nella maniera migliore. Restava meno di mezz’ora da giocare, bastava mettere l’autobus davanti ad Handanovic e giocarsela di rimessa per chiudere il conto. La Lazio nel frattempo tracimava contro la Doria.
E invece no. L’Inter non può mai tradire sé stessa, il proprio DNA, e neanche i propri tifosi. Vi siete accomodati senza pannolone? Male faceste, e dunque ecco almeno tre ripartenze gestite come peggio non si può e, ciliegina finale, il pasticcio sulla nostra tre quarti per permettere l’imbucata giusta a Stepinski.
Ricordando Tomovic
Vabbè siamo nel recupero, ormai basta fare melina. Troppo facile. C’è ancora tempo per regalarci una fatal Verona. Tomovic si commuove e mette fuori la zampata del 2-2 all’ultimo tuffo. Se arriverà il quarto posto sarà solo una indennità parziale rispetto alla mole della sofferenza dei tifosi da agosto a maggio.
Sarà un fatto quasi miracoloso visto che continuano a buttarla dentro solo in due, sempre e solo loro due, Icardi e Perisic. Con tanti saluti ai loro detrattori. Ma se quel benedetto traguardo arriverà, sarà obbligatorio ricordarsi di un benefattore come Tomovic e di quanti defibrillatori sono stati accesi in quel momento.