Spalletti, Icardi nel mirino
Spalletti ieri deve aver provato diverse emozioni: insoddisfazione nelle prime fasi del match, quando il Chievo sembrava padrona del campo; soddisfazione dopo il doppio vantaggio firmato Icardi e Perisic e terrore nel finale di partita. Terrore perché l’Inter ha rischiato di pareggiare una partita che sembrava stravinta.
Il tecnico nerazzurro però se l’è presa, a sorpresa, con Mauro Icardi, reo di non aver aiutato la squadra: «Ci eravamo messi col 5-4-1 e Mauro era l’unico terminale, quindi doveva stare a 10 e non a 35metri dai compagni, che infatti non riuscivano a raggiungerlo». Parole dure del tecnico nerazzurro nei confronti di Maurito.
Lo sfogo di Luciano è perfettamente comprensibile, poiché, quando utilizzi un modulo a una punta, questa deve essere il fulcro del gioco. Andremo, però, più nel dettaglio, nella seconda parte di questo articolo.
Cosa ha sbagliato Icardi
Spalletti se l’è, giustamente, presa con Icardi per il suo scarso apporto alla squadra quando è passata al 5-4-1. Vediamo il perché. Mauro è stato lontano dalla squadra, preoccupata a difendersi da un Chievo arrembante. In questo caso, anche per alleggerire la pressione subita dai suoi compagni, la punta deve scendere e portarsi intorno alla zona del centrocampo.
Questo perché, in quella posizione, può fare sponda e può permettere alla squadra di salire più rapidamente e, magari, produrre un contropiede che avrebbe chiuso definitivamente la partita. Lo sfogo di Spalletti, quindi, ci sta tutto. Sarà Icardi a dover stare alla larga da questi “rimproveri”.