Il giocatore nerazzurro vive un momento felice ed ora arriva la Juventus
Più si avvicina il big match e più sale la tensione, sabato sera si giocherà il derby d’Italia tra Inter e Juventus, nella splendida cornice del ‘Giuseppe Meazza’. Una partita fondamentale per entrambe le squadre, con i nerazzurri all’inseguimento dell’obiettivo Champions League ed i bianconeri in difesa di un solo punto di vantaggio rimasto sul Napoli. Un incontro che potrà essere decisivo per le sorti della stagione.
In casa Inter, mister Spalletti avrà gli uomini contati a centrocampo, con Gagliardini infortunato e Vecino non ancora al top della condizione. Il tecnico nerazzurro potrà far affidamento sul miglior giocatore dell’Inter nelle ultime partite, Marcelo Brozovic. Il centrocampista è diventato un elemento fondamentale dell’undici nerazzurro. Da quando la sua posizione è stata arretrata, entrando nel vivo della manovra nerazzurra e toccando più palloni, Brozovic ha trasformato i fischi in applausi, fornendo ottime prestazioni.
Nel giro di due mesi, il giocatore croato si è ripreso il pubblico nerazzurro, dopo la frattura dell’11 febbraio scorso. Nel match giocato a ‘San Siro’ contro il Bologna, Brozovic è stato sostituito al 58°, con i tifosi che hanno sommerso di fischi il centrocampista. Un applauso ironico nei confronti degli stessi, una rottura che, in quel momento, poteva essere definitiva tra Brozovic e l’Inter.
Così non è stato, qualcosa è cambiato nella testa del croato, che pian piano, ha riconquistato il suo pubblico, a suon di grandi prestazioni. Merito del giocatore, merito di Spalletti, che ha dato a Brozovic un ‘nuovo’ ruolo. Una trasformazione iniziata lo scorso 11 marzo, nel match casalingo giocato contro il Napoli. Una nuova posizione in campo, più nel cuore del gioco, con tanti palloni toccati e più concentrazione in campo. Brozovic è diventato il perno di centrocampo, il ‘ragioniere’ nerazzurro, il metronomo e le sue prestazioni si sono alzate di livello.
Ora, non ci sono più fischi per il croato, ma solo applausi, contraccambiati da un atteggiamento professionale da parte del giocatore. E sabato, a ‘San Siro’, arriva la Juventus. Sarà una partita diversa dalle altre, il derby d’Italia ha sempre un sapore diverso, per la grande rivalità tra i due club. Aggiungendo che, quest’anno, l’incontro vale molto di più, perchè entrambe le squadre si giocano qualcosa di importante.
Brozovic si sta preparando a questo match, conoscendo l’importanza della posta in palio. Lo sta facendo capire anche sui social, postando frasi ad alto carico emozionale e motivazionale: “Non esiste altro pensiero nella mia testa! Sono già lì sabato sera a San Siro! Sarò su ogni palla, in ogni spazio del campo. -5 giorni alla partita EPICA”. Il centrocampista nerazzurro è carico e determinato a far bene e circa due ore fa ha postato questa nuova frase: “Testa bassa e concentrazione. Solo una grande squadra motivata può fare imprese epiche. Forza! -3 giorni”.
Brozovic sta attraversando un ottimo periodo di forma e contro la Juventus guiderà l’Inter all’assalto dei bianconeri. Una Juventus che, in passato, il giocatore croato ha ‘massacrato’ con una grande prestazione, forse la migliore da quando veste la maglia dell’Inter. E’ datata 2 marzo 2016, semifinale di ritorno di Coppa Italia. A ‘San Siro’, l’Inter è chiamata ad un’impresa titanica, rimontare lo 0-3 dell’andata subito a Torino. I nerazzurri, guidati da un Brozovic in serata di grazia, iniziano la rimonta, con la rete del croato al 17°. Nella ripresa, arriva il 2-0 al 49° con il sigillo di Perisic e la rimonta viene completata con la terza rete segnata ancora da Brozovic su calcio di rigore all’82°.
Non solo le reti segnate, ma una grande partita giocata da parte del centrocampista nerazzurro. Sabato sarà un match da dentro o fuori, l’Inter non potrà sbagliare, dovrà cercare i tre punti. Brozovic ha già fatto male in passato ai bianconeri, sabato cercherà di guidare i nerazzurri verso il successo, una vittoria che non solo sarà fondamentale per la classifica, ma potrebbe avere tanti altri risvolti, soprattutto la reale possibilità che la Juventus perda uno scudetto che sentiva già vinto.