Icardi: “Un orgoglio entrare nella storia dell’Inter. Il mio futuro…”
Mauro Icardi ha parlato del suo presente all’Inter, del suo futuro e della sua passione per i colori nerazzurri
A pochi giorni dalla grande sfida contro la Juventus, Mauro Icardi, capitano dell’Inter, rilascia una lunga intervista ai microfoni del quotidiano argentino Olè, nella quale tocca tantissimi argomenti. Dalle ambizioni dell’Inter per il finale di stagione a quelle personali con un occhio, ovviamente, al Mondiale di Russia 2018. Partendo però dallo storico traguardo dei 100 e più gol segnati con la maglia nerazzurra.
“Sono felice di entrare nella storia di un club come l’Inter. E’ un orgoglio, non me lo sarei mai immaginato. Non è per niente facile arrivare a questi numeri in Italia e ringrazio tutti i miei compagni che l’hanno reso possibile”.
Come è stato diventare capitano dell’Inter così giovane?
“E’ stato frutto del mio lavoro nel club, con la squadra e per l’impegno che metto per questa maglia”.
Finalmente state lottando per la Champions. Come la vedi?
“Prima le cose non andavano come speravamo, ma sono sempre molto ottimista e sono sicuro che presto l’Inter starà dove merita di stare”.
Si parla sempre di te sul mercato. Che pensi di queste voci?
“E’ sempre bello essere apprezzato e credo che sia una conseguenza della mia crescita. Per questo si ottengono i successi personali e per questo si è apprezzato anche da altri grandi club”.
Perché hai deciso di restare all’Inter?
“L’Inter è la mia squadra da sempre. Quando ero piccolo la sceglievo sempre alla Play, giocavo sempre con l’Inter. Per questo mi godo il giocare qui e ho scelto di restarci”.
Non ti condiziona neanche l’interesse di Real e Chelsea?
“Sono molto tranquillo e sempre concentrato sui miei obiettivi e sugli obiettivi della squadra. Il futuro non posso prevederlo. Per questo, mi godo il presente e tanto di dare sempre il meglio di me”.
Wanda ha dichiarato che si vede ancora per tanti anni con te a Milano. Pensi di restare all’Inter?
“Come ti ho detto, il futuro non lo conosco oggi. Il mio presente è qui dove abbiamo la nostra casa, i nostri amici e la nostra vita”.
Icardi e la Nazionale
Cosa significa aver raggiunto il tuo record personale di marcature nell’anno del Mondiale?
“Non penso che siamo alla vigilia del Mondiale, mi concentro sempre su quello che faccio e sul mio club. Poi, i premi arriveranno”.
Non ti mette ansia la questione della lista?
“Non vivo pressioni e non impazzisco per questo. Sono uno di quelli che preferisce aspettare, che pensa che le cose succedono o no in base ai gol. Questo, in breve, è il mio lavoro, ora nel club e poi, se sarà il caso, in Nazionale”.
C’è chi dice che sei fuori, c’è chi ti vede in Russia. Tu cosa senti?
“Io cerco sempre di fare del mio meglio col mio club, come faccio da cinque anni. A un Mondiale come questo andrà chi sta vivendo il suo miglior momento”.
Ma non senti di essere al momento giusto, anche come età, per il tuo primo Mondiale?
“Sì, può essere… Ho 25 anni, sono capitano dell’Inter da tre, sono entrato nella storia di questo club con i miei gol. E sogno il Mondiale, ora o in futuro. Ho questa convinzione: se non sarà ora, sarà in futuro”.
Cosa vi siete detti con Sampaoli a gennaio?
“Abbiamo parlato delle nostre sensazioni nel nostro periodo con la Seleccion”.
Gli argentini in Italia ti chiedono della Nazionale?
“Sì, tutti i miei connazionali mi dimostrano il loro affetto e la loro voglia di vedermi con la maglia del loro Paese”.
E all’Inter cosa ti dicono?
“Mi chiedono a volte perché non vengo convocato. Loro vedono quello che faccio in nerazzurro e mi vogliono vedere nella Seleccion”.