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Inter, parla Ausilio: “per il FFP sacrificheremo…”

Inter: parla Ausilio, Spalletti e Icardi punti fermi

Piero Ausilio è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Radio Anch’io Sport” su Radio Uno.
Il DS nerazzurro ha parlato del futuro di Luciano Spalletti e Mauro Icardi ed ha fatto un riferimento anche al mercato ed alle vicende legate al FFP. Queste le sue parole:

Spalletti e Icardi sono punti fermi del presente e del futuro. Se i loro rinnovi sono legati alla Champions? Assolutamente no. Spalletti è il nostro presente, ha un altro anno di contratto e vogliamo costruire con lui un futuro più lungo del contratto“.

Lo stesso con Icardi, che ha tre anni di contratto e con cui abbiamo già fatto altri rinnovi. Quando sarà il momento, ci siederemo e troveremo una soluzione per dare meriti e riconoscimenti a un ragazzo che ormai non ci meraviglia più per reti e continuità di prestazioni».

Sul mercato e sul FFP

Il problema del fair play finanziario ci sarà sempre perché significa rispettare i bilanci e fra costi e ricavi fare 0-0. Speriamo di farcela anche quest’anno, sacrificando qualche ragazzo giovane come abbiamo fatto l’anno scorso, magari garantendoci l’opzione per ricomprarlo, piuttosto che puntare su qualche situazione diversa.

Non è detto che dovremo sacrificare dei big, l’anno scorso abbiamo rinforzato l’Inter senza sacrificare nessuno dei calciatori più importanti: ricorderete Perisic e la richiesta del Manchester United»
Già nell’ultima finestra di mercato si era intravisto qualcosa che andava nella direzione tracciata oggi da Piero Ausilio. Il passaggio di Pinamonti al Sassuolo era cosa già fatta. Solo l’intervento di Spalletti bloccò l’uscita di una pedina necessaria in caso di infortuni di Icardi.
Il settore giovanile nerazzurro è pieno di splendide realtà. Zaniolo, Emmers, Odgaard, solo per citarne tre, sono giovani che potrebbero andare a fare esperienze importanti in serie B o in qualche squadra di serie A di fascia inferiore. L’importante sarà garantirsi comunque la possibilità di riportarli, se del caso, a Milano.

Fonte Radio Uno