Inter-Juventus: 20 anni dopo non è cambiato nulla
Indice dei contenuti
1 Inter-Juventus: non è cambiato nulla1.1 Le parole di Luciano Spalletti1.1.1 Che senso ha andare avanti?1.1.1.1 La coreografia della Curva Nord per Inter-JuventusInter-Juventus: non è cambiato nulla
Non è cambiato nulla. A distanza di 12 ore dal fischio finale di Inter-Juventus, la rabbia non passa. Al contempo salgono rassegnazione ed amarezza. In Italia non si riuscirà mai a discutere solamente di calcio giocato. D’altronde i sospetti abbracciano la partita, la stringono forte e quasi la soffocano.
Le parole di Luciano Spalletti
“Ci vorranno giorni per smaltire il ko” ha detto Luciano Spalletti al termine della gara. Il tecnico non ha ragione perché serviranno settimane. Perché non è bastata un’Inter eroica, come a Barcellona, che è rimasta in 10 per oltre un’ora. Non è bastato un Mauro Icardi in formato Real Madrid. Non è bastato un Brozovic con un cuore grande così.
Non è servito uno stadio che compete solo con Anfield, la Boca e il Bernabeu. Tutto questo non è bastato. Sapete perché? Perché non è cambiato nulla. C’è sempre qualcosa che lascia un retrogusto amarissimo.
Che senso ha andare avanti?
Che senso ha ancora guardare il campionato quando vengono utilizzati due pesi e due misure? Che senso ha ancora guardare il campionato quando viene richiesto il Var, anche se il regolamento non prevede l’intervento del Var? Francamente per quest’anno io mollo qui.
Avevo 13 anni quando, nel 1998, la vita sportiva mi mise davanti ai sospetti che soffocano una stagione. Sono passati 20 anni dal contatto Iuliano-Ronaldo. Ora ne ho 33. Guardo il mondo con occhi diversi. Ho una certezza: non è cambiato nulla.
La coreografia della Curva Nord per Inter-Juventus
“Il paese dei balocchi” è stata la coreografia della Curva Nord prima di Inter-Juventus. Hanno ragione gli ultras. Siamo nel Paese dove vince la strega cattiva e perde Biancaneve. Siamo il Paese dove vince il lupo e perdono i tre porcellini. Siamo un Paese al contrario. Buona catastrofe. A tutti.