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L’ex arbitro contro Orsato. Parole durissime nei confronti del direttore di gara

L’ex arbitro attacca Orsato, direzione di gara negativa e non solo

Continuano le dichiarazioni degli addetti ai lavori nei confronti di Orsato. E’ il turno di Paolo Casarin, ex arbitro, che ha parlato alla trasmissione ‘Novantesimo Minuto’. L’ex direttore di gara ha commentato, in maniera negativa, molti episodi di gara.

Casarin parte dall’analisi del match: “Orsato ha sottovalutato l’importanza della gara e l’agonismo che esiste tra le due squadre. Orsato ha un serio problema tecnico, tenderebbe a non fischiare mai. Inter-Juventus di ieri non si può risolvere con 22 falli. Collina in media in gare così ne fischiava 40 così e si giocava il 10% in più. Saltati troppi falli e così nascono proteste. Doveva capire la gara, non era solo una grande gara ma era soprattutto tesa, la lotta era chiaramente prevista. In area di rigore non è successo nulla e invece a metà campo ci si sono date botte che non ci si possono dare. L’arbitro ha il dovere e l’obbligo di intervenire e non di non fischiare, bisogna tutelare questa cosa”.

Entrando nello specifico, Casarin commenta l’espulsione di Vecino: “E’ un entrata grave, Vecino non contende il pallone, ma Orsato non è vicino e dà il giallo come minimo dei provvedimenti, viene richiamato dal VAR ed è stato subito convinto dalla gravità del fallo. Il rosso è la logica conseguenza, nessun errore”.

Sulla mancata espulsione di Pjanic, l’ex arbitro commenta così: “Fare l’arbitro è semplice, basta avere la testa pulita. Pjanic gli avvertimenti li aveva già avuti dal mancato giallo di prima”.

Higuain entra duramente su Skriniar, ma niente cartellino per l’argentino. Casarin è chiaro: “Era da giallo, ma non si possono lasciare andare queste cose. Bisogna che Orsato rifletta per tornare ai livelli a cui ci ha abituato in questi anni”.

Sulla direzione di Orsato: Ha fatto una brutta partita e sono d’accordo su questo. Che abbia condizionato la gara mi sembra sia eccessivo. La gara poi è molto particolare, molto tesa e già al saluto si vedono gli animi dei giocatori”.