Icardi, lacrime da capitano
Icardi è stato l’ultimo a mollare sabato. Con il suo carisma e la sua abilità sottoporta ha condotto l’Inter a un impensabile vantaggio in inferiorità numerica. Non è un caso, poi, che la sua uscita sia coincisa con il tracollo fisico e psicologico della squadra. Quello che più hanno colpito i tifosi però sono state le sue lacrime. Lacrime sincere, piene d’amore nei confronti della sua squadra.
Lacrime che, secondo l’edizione odierna di Tuttosport, lo hanno legittimato, finalmente, come erede di Javier Zanetti. Ecco le parole del quotidiano torinese: “Maurito ha dimostrato di incarnare profondamente l’interismo”, come il suo predecessore, per l’appunto. Interismo che a volte, nel corso della sua avventura a Milano, non ha esattamente mostrato.
Adesso però non ci sono più dubbi: è lui il capitano giusto per questa Inter. Anche se, va detto, la sua posizione è in dubbio. Se l’Inter dovesse fallire la qualificazione alla prossima Champions League, trattenerlo potrebbe essere davvero complicato. Le sirene dei top club europei suonano sempre più forte. Riuscirà l’Inter a trattenerlo?
Il rinnovo
Icardi e le sue lacrime hanno riportato alla mente dei tifosi interisti quelle di Ronaldo del 5 maggio 2002. E molti hanno colto il parallelo anche alla luce del forte interesse del Real Madrid nei confronti del capitano nerazzurro, squadra che portò via da Milano il Fenomeno.
I tifosi nerazzurri però, almeno al momento, possono dormire sonni tranquilli perché l’Inter e Icardi stanno trattando per il rinnovo del contratto con annesso alzamento della clausola (160 milioni). L’ingaggio che Maurito andrebbe a percepire si aggira intorno ai 7 milioni di euro, anche se Wanda continua a chiederne 8. Per questo l’accordo potrebbe essere trovato a metà strada.