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1 Inter Juventus, Beppe Severgnini all’attacco2 Campionato falsato3 Inter Juventus nell’ironia di Severgnini4 La Juve è un investimentoInter Juventus, Beppe Severgnini all’attacco
Inter Juventus: Beppe Severgnini è una delle penne di punta del Corriere della Sera ed uno dei tifosi storici più lucidi della squadra nerazzurra. Oggi si è espresso così sul big match di sabato sera rispondendo alla sollecitazione di un lettore della sua rubrica sul Corsera.
Campionato falsato
“Da anni evito di commentare gli arbitraggi. Perché: (a) non mi piace (b) ho smesso di scrivere di calcio e della mia amata Inter (ho iniziato nel 2002, ho finito nel 2010, come dire: dal disastro al trionfo) (c) le cose sembravano mettersi meglio, da questo punto di vista, anche grazie al VAR. Calciopoli è distante, per fortuna. Ma quello che è successo sabato sera a San Siro è sgradevole.”
“L’espulsione frettolosa di Vecino a inizio partita, e la decisione di salvare ripetutamente Pjanic dal secondo giallo, sono sembrate incomprensibili, riesumano brutti ricordi e hanno, con ogni probabilità, falsato il campionato – non credo che Fiorentina-Napoli sarebbe finita nello stesso modo, se l’Inter avesse vinto o pareggiato, come sembrava in grado di fare restando in undici. Peccato. Il nostro calcio stava cercando di risollevarsi. Ma se succedono queste cose sarà dura. Non è vero che i tifosi non sanno perdere: ma perdere così lascia un brutto sapore“.
Inter Juventus nell’ironia di Severgnini
Se anche un tifoso notoriamente ironico ma corretto e moderato nei toni come Beppe Severgnini arriva ad esprimere concetti così duri, è evidente che quanto accaduto sabato sera al Meazza esce da ogni logica calcistica. Il giornalista del Corsera ha sempre affrontato la rivalità tra Inter e Juventus sul filo dell’ironia. Resta un piccolo capolavoro una pagina di qualche tempo tratta sempre dalla sua rubrica Italians sul Corriere della Sera:
“Il Milan non è un rivale: è un fenomeno naturale. La rivale è, e sarà sempre, la Juventus. L’intera iconografia bianconera è una delicata provocazione. C’è un understatement tutto piemontese, nella scelta dei simboli. Noi abbiamo un drago; loro una zebretta. L’Inter è la Beneamata (tutti ci vogliono bene), la Juve la Fidanzata d’Italia (in sostanza, non se la sposa mai nessuno). E guardate i colori! L’Inter è mare in tempesta e cielo di notte. La Juventus è dama, strisce pedonali e primi telegiornali….”
La Juve è un investimento
“Io amo l’Inter e apprezzo la Juve, a modo mio. Credo che “le due squadre siano necessarie alla reciproca fama. Per questo non ho mai tifato contro i bianconeri. Io voglio che la Juve esista, e continui a sorprendermi … Sono stato boy-scout, insomma, e credo che le Vecchie Signore vadano rispettate. Le vorrei serene e soddisfatte; contente della pensione e del servizio sanitario. So che non verrò accontentato. La Juventus, solida e rassicurante come un labrador, certamente vincerà ancora. L’Inter, matta come una gatta, vincerà ancora – probabilmente. La differenza è negli avverbi.”
“Come dire: la Juve è un investimento, l’Inter una forma di gioco d’azzardo – l’unica che pratico, da trentasette anni. Ho perduto molto, è vero. Ma mi sono divertito. Non dicono così, i giocatori, guardando l’alba dalla finestra del casinò? ”
Questo sarebbe lo spirito giusto con cui i tifosi vorrebbero veder giocare il Derby d’Italia. In troppe occasioni, negli ultimi anni, purtroppo non è andata così.
Fonte Corriere della Sera – Italians
(Inter Juventus)