Inter Juventus finisce in Tribunale: l’esposto presentato contro Orsato

Indice dei contenuti

1 Inter Juventus non finisce più2 Migliaia di firme a supporto dell’esposto2.1 La mancata espulsione di Pjanic2.2 Il fallo di Barzagli2.3 La conclusione dell’espostoInter Juventus non finisce più

Il sito Fantagazzetta.com riporta la notizia che già circolava da ieri. Inter Juventus finisce in tribunale. L’avvocato casertano Michele Marra ha annunciato ai microfoni di Radio 24 di aver presentato un esposto nei confronti dell’arbitro Daniele Orsato per frode sportiva. Al centro delle accuse del legale, soprattutto la decisione di non espellere Pjanic, già ammonito.

Queste le dichiarazioni del legale campano. “In molte situazioni calcistiche accadono cose non chiare. Gli errori evidenti a distanza di due metri non sono errori. L’arbitro, che io reputo brillante, deve rispondere dei suoi errori e deve spiegare per quale motivo non ha espulso Pjanic. Accertiamo se ci sono state pressioni. Bisogna fare un’indagine penale su Orsato, ne vedremo delle belle. Vedremo quando il marcio del calcio uscirà fuori”.

Migliaia di firme a supporto dell’esposto

Contemporaneamente sul sito Change.org è partita la campagna di adesione all’esposto dell’avvocato Marra. Già diverse migliaia di persone hanno sottoscritto l’atto. Lo stesso sito riporta anche uno stralcio dell’esposto presentato dall’Avvocato Marra.

In particolare la squadra degli arbitri ha deciso di espellere il centrocampista dell’Inter Vecino, al 13 minuto del primo tempo, dopo che Orsato lo aveva ammonito. Su questa decisione, con una chiara violazione del regolamento del gioco Calcio, interveniva il VAR, Valeri, per chiedere il cartellino rosso diretto. Dopo una breve disamina Orsato modificava la propria decisione espellendo dal campo Vecino con decisione clamorosamente errata“.

La mancata espulsione di Pjanic

Ma gli errori da verificare non finivano qui. Il calciatore Pianjc si rendeva responsabile di vari falli e veniva ammonito una prima volta. Nel corso del secondo tempo entrava in modo disordinato sul centrocampista Rafhina dell’Inter. In questo caso lo stesso arbitro Orsato, che nella direzione di gara Torino-Juventus aveva ammonito il calciatore Baselli del Torino, reo della stessa violazione del regolamento del Pianjic, lo graziava. Ciò nonostante fosse a 5 metri dall’azione ed avesse visto in modo diretto ed immediato il fallo. Bene, in tale seconda ipotesi, Valeri non riteneva neanche lui di intervenire per segnalare il fallaccio del calciatore juventino determinando una ulteriore violazione del regolamento calcistico”.

Il fallo di Barzagli

Il fallo che aveva determinato il rosso diretto a Vecino veniva replicato nel primo tempo da altro calciatore, tale Barzagli, nei confronti del centravanti dell’Inter Mauro Icardi. Ebbene in tale situazione del tutto uguale a quella di Vecino, l’arbitro Orsato ammoniva soltanto il Barzagli ed il Valeri non adduceva alcun rilievo a tale fatto”.

I fatti concatenati tra di loro appaiono molto inquietanti. Ciò atteso che secondo la maggior parte dei commentatori di calcio, anche quelli di parte juventina come Tuttosport, Pianjc doveva essere espulso al secondo fallo, mentre quello di Barzagli,doveva ricevere la medesima sanzione del Vecino. Invece, ben 5 arbitri, con l’ausilio della VAR hanno gestito la situazione con decisioni contrastanti che qualcuno potrebbe qualificare come di aiuto alla formazione ospite,in un momento fondamentale per la decisione dello scudetto”.

La conclusione dell’esposto

L’esposto si conclude così: “Poiché nel calcio girano tanti soldi sia per le scommesse dirette che per quelle indirette sulla vittoria del campionato ed evidenziato che molte delle società sono anche quotate in borsa con effetti positivi eo negativi in relazione ai risultati è evidente che favorire la vittoria di una formazione sull’altra significa alterare il risultato e determinare una frode sportiva, ammantando il tutto con un “errore” che in molti casi potrebbe celare una vera ipotesi dolosa”.

Lo stesso capita per quei personaggi che indicano l’errore dell’arbitro come una “sudditanza psicologica” che nel diritto penale significa dolo incidente, rischio d sbagliare per voler favorire una formazione più forte”.
Fonti : Fantagazzetta.com, Change.org

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Giacomo Beretta