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Inter: l’8 maggio si avvicina, la società rilancia oppure è stato un grande bluff?

Inter: 8 maggio, data importantissima

Inter: il prossimo 8 maggio sarà un giorno importante per la società nerazzurra. Non è l’anniversario di uno scudetto o di una coppa. Non è neanche il compleanno di un grande presidente o di un campione del passato. Per l’Inter di oggi, e soprattutto per capire cosa sarà quella di domani è forse è qualcosa di ancor più decisivo di tutti questi anniversari messi insieme.

Al di là del mercato, dei condizionamenti imposti dal FFP, dal raggiungimento o meno del quarto posto, c’è un terreno su cui Suning è chiamata a dimostrare le sue effettive intenzioni sul progetto di riportare l’Inter nel novero dei top club. Stiamo parlando del progetto di Piazza d’Armi, la cittadella nerazzurra, una infrastruttura degna dei più grandi club europei, la Valdebebas dell’Inter.

Le intenzioni dei mesi scorsi

100 milioni pronti, fu la voce di qualche mese fa. 100 milioni che non rientrano nei costi monitorati dal FFP in quanto destinati ad infrastrutture per la società, per il settore giovanile, per il brand e non riferibili direttamente alla squadra. In quanto tali dovrebbero esulare anche dal blocco governativo cinese. Ora il terreno è in vendita, Invimit e Comune di Milano hanno fatto i loro passi. La scadenza del bando sarà proprio alle ore 12 del prossimo 8 maggio.

Dalla fine del mese di marzo, quando Invimit ha pubblicato il bando per la cessione, su questo argomento è sceso un silenzio tutto da interpretare. La delicatezza di una gara richiede ovviamente la massima discrezione per il buon esito dell’affare. Chiedere anticipazioni sarebbe dunque impresa del tutto fuori luogo e bene farebbe la società a rispondere all’incauto richiedente di farsi una cittadella di “affari” suoi, parafrasando Crozza/Razzi.

Fra 5 giorni si capirà

Mancano 5 giorni alla scadenza. I tifosi più attenti alle dinamiche societarie, quelli che non si dedicano solo alle ventate del mercato, sanno che questo sarà un segnale indiscutibilmente forte su ciò che Suning ha in animo di realizzare per l’Inter. Il termometro su cui misurare la reale volontà di far grande l’Inter sarà anche questo. Il calcio mercato ha dei vincoli, l’acquisto di Piazza d’Armi no, anzi, porta solo agevolazioni.

Al netto di tutte le difficoltà di ordine burocratico che dovranno poi essere risolte con il comune di Milano, se Suning presenterà la propria CREDIBILE offerta di acquisto per Piazza d’Armi, sarà ben difficile da quel momento in poi criticare e smoccolare contro il gruppo cinese. Un esito diverso metterebbe osservatori e tifosi nella logica condizione di tirare le somme di tante, troppe parole spese senza vedere un effettivo riscontro. Solo 5 giorni per comprendere. Nel frattempo vediamo di fare quel che c’è da fare domenica ad Udine.