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Udinese Inter: quattro saluti a Tudor e Iuliano

Udinese Inter: troppo facile così

Udinese Inter: “E’ forte ma con loro perdevo raramente”. Parlando così dell’Inter si era presentato ieri Igor Tudor, allenatore dell’Udinese da pochi giorni insieme al suo fido scudiero Mark Iuliano come vice. Dopo la partita di oggi non lo dirà più, almeno da allenatore.

C’è poco da raccontare di Udinese Inter. Il primo tempo poteva finire 6 a 1. Nella ripresa, espulsione di Fofana e gol di Borja a parte, sembrava di essere ad una classica scapoli ammogliati di fine giugno. Un peccato di superbia per i nerazzurri, perché la mentalità vincente si costruisce anche in queste occasioni continuando a segnare, ma soprattutto  perché esiste una remotissima possibilità di calcolo della differenza reti in caso di classifica avulsa per il quarto posto.

Bene Cancelo e Rafinha

Ciò detto una menzione meritano Cancelo e Rafinha per la qualità espressa. Il brasiliano ha trovato anche il primo gol italiano, sperando che anche questo serva a rafforzare il suo desiderio di restare nerazzurro, al di là delle formule contrattuali e delle somme che ballano.

Icardi ha timbrato il cartellino anche oggi per la quarta partita consecutiva. Il secondo gol nasce da un suo recupero strepitoso a centrocampo. 28 volte a rete e quasi altrettante giocate decisive per mandare a rete i compagni. Chi lo vuole lontano dall’Inter si cerchi un medico, ma di quelli bravi.
Buona anche la gara di Dalbert. Finalmente il ragazzo ha avuto la possibilità di giocarsi una chance dall’inizio e l’ha sfruttata. Niente di clamoroso intendiamoci, anche in considerazione della qualità degli avversari. Ma ha usato diligenza e attenzione fino a che i crampi non gli hanno morso i muscoli, ancora poco abituati a sforzi del genere (quando sarà pronto, a ferragosto?).

Il vero protagonista, la curva nerazzurra

Il protagonista vero della partita, a nostro avviso, è stato il pubblico nerazzurro presente alla Dacia Arena. Prima l’incitamento feroce, la vittoria era troppo importante per continuare a sperare. Poi, nella ripresa a risultato acquisito la Curva Nord e gli altri tifosi hanno sciorinato tutto il loro repertorio di cori e riflessioni dedicati ai due tecnici avversari.

Sul 4-0 con la superiorità numerica ci si può dedicare anche agli sfottò, ricordando a questi signori che i nodi tornano sempre al pettine. Non siamo di quelli che pensano che l’Udinese sia solita “scansarsi” in certe occasioni, diamo per scontato la correttezza e la buona fede di chiunque.
Diciamo solo che se Walter Zenga riuscisse a salvare il suo Crotone e la Spal riuscisse a confermarsi nella massima serie a spese dei bianconeri friulani sarebbe solo un atto di giustizia, visto il girone di ritorno che i friulani sono stati capaci di realizzare. E, se li avessimo, non ci strapperemmo certo i capelli dal dispiacere…