Garlando “attacca” Suning
Luigi Garlando, una delle firme più prestigiose della Gazzetta dello Sport, commentando la partita di ieri dei nerazzurri, ha attaccato, in maniera neppure troppo velata, Suning, a causa del suo “metodo di lavoro”.
La multinazionale cinese è accusata dal giornalista di non aver supportato a sufficienza Spalletti e, di conseguenza, i suoi calciatori. Il mercato è stato insufficiente, a gennaio era doveroso fare di più. In quel modo l’Inter si sarebbe sollevata prima e oggi staremmo parlando di scudetto. Ma andiamo con ordine.
Le sue parole
Garlando ha espresso il suo pensiero attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “L’ottima prestazione dell’Inter a Udine certifica definitivamente il suicidio stagionale dei nerazzurri. Se Spalletti fosse stato assistito meglio dal mercato, oggi sarebbe qui a ragionare di scudetto”.
E poi ancora: “Se esiste in Cina una cerimonia di «mea culpa» è bene che Suning proceda”. Insomma, parole dure, durissime nei confronti della proprietà nerazzurra rea, secondo lui, di non aver appoggiato l’Inter in maniera significativa nel corso di questa stagione.
Infine una provocazione: “Non è Suning che deve confermare Spalletti, è Spalletti che deve chiedere al signor Suning: ‘Giocheremo per vincere o ancora per sopravvivere?'”. Una domanda assolutamente lecita che, siamo certi, il tecnico nerazzurro sottoporrà a Steven e Jindong Zhang.
La difesa di Spalletti
Garlando ha anche difeso strenuamente Luciano Spalletti. Ecco le sue parole: “Spalletti non è quello che ha sbagliato il cambio di Santon, è quello che ha portato 13 punti in più del torneo scorso (record in A), che ha fatto maturare Cancelo, disciplinato Brozovic e inserito al meglio Rafinha. Non c’è squadra che sia cresciuta di più come qualità di manovra. Se Cancelo e Rafinha verranno confermati e se la squadra verrà rifinita con un paio di acquisti nobili, la prossima Inter sarà da prima fila”. E questo è ciò che ogni tifoso nerazzurro si augura per la prossima stagione.