(GdS) Inter di nuovo padrona del proprio destino. Ieri l’ostacolo maggiore…

GdS – Inter, la Champions ora dipende da te

La domenica dell’Inter è stata piuttosto positiva. Vittoria sonora con l’Udinese e nel pomeriggio l’Atalanta ha fermato la Lazio riportando i nerazzurri a -2 dalla Champions.

Spalletti, alla vigilia della gara coi friulani, aveva detto che bastava vincere le ultime 3 e così sarà. Per ritornare in Champions League l’Inter dovrà battere il Sassuolo a San Siro sabato sera e la Lazio all’Olimpico il 20 maggio.

L’analisi sulla gara di ieri

L’Udinese rende facile il compito dei nerazzurri, ma la squadra di Spalletti entra in campo col piglio giusto e sistema subito i conti nel primo tempo. Nei primi 45′ i nerazzurri trovano tre gol e dimostrano una netta supremazia, mentre i friulani hanno una sola occasione con Lasagna, ma è bravo Handanovic a deviare coi piedi.

Prestazione maiuscola di tutta la squadra, spiega la Gazzetta dello Sport, anche di quei giocatori più discussi che escono dalla gara rinfrancati, come Borja Valero che trova anche il gol del 4-0. Alla fame spietata di Icardi (28 centri), si aggiunge la sorpresa di Ranocchia, il cipresso più alto sul corner dell’1-0. Non doveva nemmeno giocare, ma Miranda ha sentito un dolorino, quindi l’ultimo chiamato diventa il primo nella festa.

Mentre il migliore, per capacità di leggere il gioco, capire le situazioni attraenti e rifinirle per altri, è Rafinha. Sperando che in Cina abbiano capito quanto sia fondamentale il suo acquisto definitivo, il figlio di Mazinho rende sempre semplici scorci di gioco che per altri sono complicatissimi. E quando fila in porta per il 2-0, l’ostacolo maggiore è passare oltre Candreva che gli attraversa il cammino.

Ripresa troppo facile

L’Inter rimane molto più corta (32 metri contro 39,4), verticalizza 36 volte di più (157-121), organizza un pressing di squadra continuo, nel primo tempo. La ripresa non va valutata: si spegne subito quando Fofana viene espulso per un fallo che ricorda quello di Vecino su Mandzukic, tanto che il rosso viene deciso al video (4’ s.t.)