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L”hombre de Inter” adesso è lui, i soloni che sorridevano tutti a testa bassa

Inter: Rafinha esplode in faccia ai suoi detrattori

(Inter Rafinha) Quando è arrivato in molti hanno storto la bocca, forse perché quasi nessuno ne conoscevano le reali potenzialità tecniche. Erano molti di più quelli che conoscevano e declamavano le doti del fratello Thiago, da qualche anno protagonista nel Bayern. I più generosi, anche tra gli addetti ai lavori, hanno detto che Rafinha era arrivato a Milano solo perchè El Flaco Pastore costava troppo. E d’altronde cosa aspettarsi da un giocatore che negli ultimi 12 mesi precedenti il campo lo aveva visto da lontano causa una serie di infortuni?

Si è fatta passare la società nerazzurra come una sorta di centro di riabilitazione per giocatori di altri club, qualcuno ha parlato addirittura di favore fatto al Barcellona, quasi tutti sorridevano e ironizzavano sulla incapacità di Sabatini e Ausilio di individuare il centrocampista richiesto da Spalletti per alzare la qualità del centrocampo nerazzurro.

Scenari cambiati

Dopo aver assistito alle ultime prove del brasiliano, oggi tutti i soloni del calcio parlato sulla carta e sugli altri media dovrebbero abbassare il capo, in atto di sincero pentimento e di scuse all’Inter.

Rafinha sta dimostrando quello che è e quello che vale. Un signor giocatore che illumina con ogni tocco, che rende facile il complesso e che da ieri va pure in gol. Le analisi della sua partita di Udine stanno tutte in dato: l’88, 6 dei passaggi oltre la metà campo andati a buon fine.
I suoi movimenti, i suoi tocchi, la capacità di saltare il primo uomo con facilità disarmante, tutto profuma di scuola Barca. E scusate se è poco.

Cercasi coerenza

In un paese tutto si dimentica troppo facilmente, gli stessi che quando arrivò a Milano parlavano dello “zoppo” oggi ne esaltano le qualità, invitano a gran voce all’Inter a non privarsi di questo talento.

Non solo, ma tutti oggi parlano di lui come uno dei giocatori della spina dorsale dell’Inter dell’anno prossimo, che vada in Champions o meno. Bella cosa la coerenza, solo che se parla quasi sempre in riferimento a quella degli altri. Farne uso personale, ogni tanto, non sarebbe vietato dalla legge.