Zanetti: “Contro la Juventus ancora una volta danneggiati. Dico solo questo: ognuno ha…”
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1 Le parole di Zanetti, ospite al Volvo Studio per il Vision 2020 Talks2 Arrivo, esordio e trionfi3 Allenatori, Moratti e Calciopoli4 Inter JuventusLe parole di Zanetti, ospite al Volvo Studio per il Vision 2020 Talks
Dal Volvo Studio, salotto di Volvo nel centro di Milano, Official Car Partner dell’Inter, il vice presidente Javier Zanetti è stato intervistato da Beppe Severgnini. L’ex capitano nerazzurro ha parlato a tutto tondo, toccando molti argomenti.
Dal suo arrivo all’Inter all’esordio contro il Vicenza, passando per i trionfi con la maglia nerazzurra, fino al ritiro. Zanetti ha parlato anche degli allenatori avuti all’Inter, di Moratti e degli anni in cui i nerazzurri non vincevano per i fatti poi accertati successivamente. Non sono mancate anche le parole sul match Inter-Juventus, con i nerazzurri danneggiati dall’arbitraggio di Orsato.
Arrivo, esordio e trionfi
Tornado all’inizio della sua carriera con l’Inter, Zanetti ha parlato del suo arrivo a Milano: “I dirigenti dell’Inter vennero in Argentina per comprare Rambert. Moratti e il figlio, chiamarono per far comprare anche me: “Va bene prendere Rambert ma vogliamo il numero 4“. Per me era strano passare dal Banfield all’Inter, quando mi è arrivata la chiamata non ci potevo credere. Mi sono confrontato con Paula, questa decisione ci cambiava la vita. Lasciare l’Argentina era una sfida per entrambi. Ho pensato che era la mia grande opportunità, si stava realizzando ciò che avevo sempre sognato“.
L’esordio con l’Inter: “La mia prima partita contro il Vicenza è stata indimenticabile”. I trionfi in carriera: “La vittoria della Coppa Uefa nel 98 è stata una notte magica. Madrid? Non ho mai visto i tifosi dell’Inter così felici. Ho in mente due momenti: riscaldamento, curva piena, lì ognuno di noi pensava: “Non possiamo deludere questa gente”. A fine partita i festeggiamenti, ho visto le immagini del Duomo strapieno, così come San Siro poche ore dopo. Vedere gli interisti felici è stata la cosa più bella. Voleva dire firmare un traguardo indimenticabile per tutti noi e rimarrà sempre così”.
Allenatori, Moratti e Calciopoli
Zanetti ha così commentato sugli allenatori avuti in carriera: “Con Cuper è iniziato il nostro cambiamento, per poi arrivare a Mancini e a ciò che abbiamo vinto. Con noi Cuper ha fatto un grandissimo lavoro, abbiamo lottato tantissimo in tutte le partite. Io andavo d’accordo con tutti, ho sempre rispettato le scelte di tutti. Per me la squadra è sempre stata la cosa più importante”.
Su Moratti: “Un padre. È stato il primo ad accogliermi nella sua famiglia, perché l’Inter è la sua famiglia. Mi ha accompagnato in tanti momenti, lo ringrazierò sempre per aver pensato non al calciatore ma alla persona”.
Sugli anni bui del calcio italiano: “Abbiamo vissuto e superato dei momenti difficili, ma non solo noi, tutta la famiglia del calcio italiano. Abbiamo dimostrato di essere più forti e di vincere nonostante certe cose. Dico solo questo: ognuno ha la sua storia e io sono fiero della storia dell’Inter”.
Inter Juventus
Zanetti è tornato a parlare di questo match, che ha visto i nerazzurri penalizzati dalle decisioni prese dell’arbitro Orsato. Questo il suo commento: “Abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra, purtroppo ci sono stati ancora una volta episodi che ci vedono danneggiati. Il calcio va avanti, non possiamo fare niente. È inutile fermarsi se questo va avanti”.
Infine, il momento in cui ha smesso di vestire la maglia dell’Inter: “Ho pensato che finiva una tappa importantissima della mia vita, ho dato tutto. Adesso è iniziata un’altra tappa altrettanto importante, dove sto cercando di imparare una nuova professione. Anche in questo momento cercherò di portare in alto i valori dell’Inter”.
(fonte: inter.it)