L’Inter può credere nella Champions? No…stavolta deve!
Indice dei contenuti
1 L’Inter deve credere nella Champions perché quest’anno i segnali ci sono tutti2 Paura? No, Grazie3 Occasioni4 Prospettive diverseL’Inter deve credere nella Champions perché quest’anno i segnali ci sono tutti
L’Inter di Luciano Spalletti è in piena lotta per accedere alla prossima Champions League, ma serviranno due vittorie da qui alla fine del campionato.
Se la sfida di domenica prossima contro il Sassuolo appare alla portata (gli emiliani sono già salvi ma guai a sottovalutarli) preoccupa di più la sfida contro la Lazio.
La squadra di Inzaghi si è resa protagonista di un ottima stagione.
E oltre al fatto che i biancocelesti sono un’ottima squadra a preoccupare i tifosi nerazzurri c’è anche il nefasto ricordo del 5 maggio del 2002.
Tuttavia sembra esserci una sensazione di fiducia nei confronti dei mezzi della squadra nerazzurra. Guai a dare scontata la doppia vittoria e l’accesso all’Europa che onta, ma tale sensazione positiva non sembra essere infondata.
Diversi sono infatti gli elementi che lasciano sperare.
Paura? No, Grazie
Di certo non sarà facile battere una squadra forte come la Lazio all’Olimpico, considerando anche che (allo stato attuale) ai padroni di casa della sfida dell’ultima giornata basterebbe anche un pari.
Tuttavia sembra esserci qualcosa di diverso nell’Inter di quest’anno rispetto a quella degli ultimi anni, che hanno sempre mancato la Champions (senza nemmeno andarci troppo vicino).
Nell’ambiente infatti c’è una forte determinazione, una voglia disperata, famelica, di tornare tra le big europee.
Nelle stagioni passate sembrava esserci una certa paura, come se l’obiettivo fosse irraggiungibile, non alla portata, quasi fosse troppo.
Ebbene a quella paura, a quella sorta di timore reverenziale sembra essersi sostituita una grande determinazione, un’intenzione di contemplare un solo risultato.
Basti farsi un giro sul profilo Instagram di Marcelo Brozovic ad esempio, autentico leader fuori dal campo (e forse anche dentro), che non fa mai mancare la dose di carica per compagni e tifosi.
Il messaggio è sempre lo stesso: vogliamo la Champions.
Non: speriamo nella Champions, o chissà se ce la faremo. La vogliamo.
Occasioni
L’ambiente sembra pronto, ed inoltre un gruppo unito come questo non si vedeva da anni. E qui il merito va molto al tecnico Spalletti.
Oltre a compattare la squadra l’allenatore ha saputo imprimere carattere alla squadra.
Nelle ultime stagioni il motivo ricorrente era quello delle occasioni mancate.
L’Inter, assurta quasi ad autentico simbolo dell’incompiutezza, ogni qualvolta aveva la possibilità di fare il salto di qualità faceva un passo indietro.
Come impaurita da se stessa, dalla possibilità di essere ciò che meritava, da ciò che poteva.
Oggi invece abbiamo visto una squadra che aveva una possibilità sola di continuare a sperare nel quarto posto: battere la Juventus.
E si è presentata a quella sfida da dentro o fuori a testa alta, coraggiosa, con l’orgoglio “di fuori”. E tutto questo non è venuto meno neanche quando è stata costretta a giocare in 10 contro 11, riuscendo comunque a mettere sotto la squadra più forte del campionato.
Poi sappiamo come è andata, ma la fortuna (se di fortuna si può parlare) ha davvero aiutato gli audaci, regalando all’Inter la possibilità di giocarsela fino alla fine.
Prospettive diverse
Per una volta si riesce a parlare dell’Inter che può accedere alla Champions non perché “la Lazio ha molti infortunati”, “è stanca, ha giocato più partite” ecc.
Come se i nostri risultati dovessero dipendere dagli errori altrui, dal demerito degli avversari.
MA finalmente di può sperare perchè l’INTER E’ DA CHAMPIONS. L’INTER MERITA LA CHAMPIONS.
Come finirà lo sapremo solo al 20 di maggio, poco prima delle ore 17. Ma almeno sembra esserci che la consapevolezza che si combatterà. Non si avrà paura.
Ecco già una differenza con il 5 maggio.