Nicchi, il commento su Orsato: “Andrà in Qatar perchè…”

Indice dei contenuti

1 Le dichiarazioni di Nicchi su Orsato e De Laurentiis2 Le dichiarazioni del presidente del Napoli3 Sul VAR4 Orsato in Qatar5 Ridimensionamento AIALe dichiarazioni di Nicchi su Orsato e De Laurentiis

Il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, ha parlato sulle frequenze di Radio Sportiva, commentando le ultime vicende del calcio italiano. Svelando le motivazioni dell’arbitraggio di Orsato in Qatar.

Le dichiarazioni del presidente del Napoli

“Se vinciamo le ultime due, potremo dire che c’è stato qualcuno che non ci ha permesso di vincere il titolo”. E’ prontamente arrivata la risposta da parte di Nicchi.

“Da parte mia, affermazioni del genere non sono meritevoli di nessun commento. C’è la procura federale che se vuole valuterà le affermazioni del presidente del Napoli”.

Sul VAR

“Il bilancio è positivo ed è sotto gli occhi di tutti, tanto che tutti cercano di emularci e vengono a studiare da noi. Se in 5 mesi siamo arrivati questi importanti risultati, credo che il prossimo anno i pochi errori potrebbero essere limati e non dico che si arriverà a 0 errori, ma molto vicino. Ha portato serenità, giustizia e rispetto delle regole”. 

Orsato in Qatar

“Era programmato da tempo che andasse ad arbitrare una partita importante all’estero – minimizza Nicchi – Non c’è nessuna punizione né sospensione, ma solo una richiesta che ci era pervenuta dal Qatar e il designatore ha scelto Orsato per questo compito”.

Ridimensionamento AIA

“Proprio perché dal 29 gennaio non è cambiato niente ci stiamo impegnando per far si che tutto cambi. Adesso noi siamo impegnatissimi nel fare il miglior servizio disponibile al gioco del calcio, perché è il periodo cruciale della stagione, poi mi sto occupando insieme alle altre componenti per ripristinare la governance della Federcalcio. Bisogna approfittare del fatto di non essere ai Mondiali per mettere a posto le cose in casa nostra e partire il 1 luglio con un nuovo presidente, un nuovo consiglio federale e con tutte le componenti con una propria governance. Il nostro tavolo di lavoro è aperto a tutte le altre componenti perché stiamo lavorando per il bene del calcio. Ho detto e confermo che togliere peso di riconoscimento istituzionale agli arbitri significa metterlo in mano di qualcun altro e quando nel nostro mondo ci hanno messo mani altri, sapete benissimo quello che è successo. Difenderò il nostro 2% in tutte le sedi”.