Tutto nelle mani del fato, l’Inter può conquistare la Champions
Indice dei contenuti
1 L’Inter torna a sorridere2 L’Inter padrona del proprio destino3 Come una finale di Champions4 Impegni con e senza Champions5 Mercato Inter6 Le montagne russe7 Gli dei sono con l’InterL’Inter torna a sorridere
Il pareggio della Lazio contro il Crotone dà all’Inter ancora una speranza per la qualificazione in Champions League.
La Lazio frena contro il Crotone dell’Uomo Ragno Walter Zenga e l’Inter esulta. Dai canali Social arrivano, infatti, commenti speranzosi ed entusiastici di giocatori e tifosi, rinvigoriti dal risultato dello “Scida”. A questo punto, la qualificazione dell’Inter, sebbene difficile perché bisogna vincere all’Olimpico contro la Lazio, non appare più solo un miraggio, come invece era sembrata ieri sera dopo la sconfitta dei nerazzurri al “Meazza”.
L’Inter padrona del proprio destino
Il destino dell’Inter dipende solo da se stessa. Se vincerà, vorrà dire che avrà fatto di tutto per centrare il quarto posto riuscendoci. Se pareggerà o perderà, i fatalisti potranno dare la colpa al destino: non era scritto che la squadra andasse in Champions. Ad ogni modo, sarà come una finale. E le finali non sai come andranno a finire, perché sono partite a sé, che possono essere decise da mille variabili e che richiedono un grande dispendio di energie fisiche e mentali fuori dall’ordinario.
Come una finale di Champions
Dunque, non certo per importanza, ma sicuramente per carica emotiva e pressione psicologica, la gara di domenica sera è paragonabile a una finale di Champions, proprio come quella che vedrà fra qualche giorno di fronte Real Madrid e Liverpool. Il fattore campo, in un Olimpico gremito, potrebbe dare una spinta in più agli uomini di Inzaghi, costringendo la squadra di Spalletti ad un surplus di attenzione. Due squadre, un solo posto in Champions, un sogno comune: la massima competizione continentale per club.
Impegni con e senza Champions
Dal risultato della 38esima giornata dipenderanno anche le sorti del mercato. Infatti il raggiungimento o meno del quarto posto costringerà le squadre ad impostare una campagna acquisti al ribasso o al rialzo, a seconda del risultato. Partecipare alla coppa dalle grandi orecchie richiederà un impegno importante su tutti i fronti, e quindi gli scenari che una delle due squadre si appresta a vivere potrebbero essere molto differenti. Saranno 90 minuti che possono cambiare molto le sorti delle due compagini nella prossima stagione.
Mercato Inter
È superfluo dirlo ma, senza Champions, il primo che potrebbe lasciare l’Inter potrebbe essere proprio Mauro Icardi. Il capitano, ormai 25enne, sogna di misurarsi sul palcoscenico più prestigioso e inseguire il sogno di ogni bambino: alzare al cielo quella coppa. Qualificarsi in Champions, inoltre, vorrebbe dire anche poter riscattare Cancelo e Rafinha.
Ausilio sta lavorando alacremente ogni giorno per costruire un’Inter più forte di quella attuale. I tifosi hanno potuto avere già un primo assaggio: per De Vrij è praticamente fatta, per Asamoah siamo ad un passo dalla chiusura dell’affare. A dimostrazione che, per allestire una grande squadra, non sempre c’è bisogno di mettere sul piatto troppi milioni di euro per portarsi a casa dei giocatori di qualità. Ma le grandi manovre non sarebbero finite: nel mirino ci sono altri calciatori in scadenza di contratto che il ds vorrebbe portare a Milano.
Le montagne russe
Fedele al suo dna, l’Inter quest’anno ha portato i suoi tifosi sulle montagne russe: ai picchi iniziali di buon calcio, fino alla depressione da gennaio in poi. Tutto in perfetto stile nerazzurro. D’altronde siamo dovuti arrivare alla 36esima giornata per assegnare uno scudetto virtuale alla Juve. E la lotta salvezza, che coinvolge Crotone, Spal e Cagliari, rimanda tutto all’ultima giornata. Come la qualificazione all’Europa League e, ovviamente, alla Champions.
Gli dei sono con l’Inter
Finora i nerazzurri sono stati aiutati dalla buona sorte, perché la Lazio non ha approfittato della gara interna contro l’Atalanta, né della trasferta di Crotone, raccogliendo in entrambe le occasioni un pareggio che rimette tutto in gioco. Diciamo pure che, per il gioco prodotto, gli uomini di Inzaghi avrebbero meritato di più. E questo è quasi un invito rivolto all’Inter. Un invito ad alzare gli occhi al cielo. Un messaggio che, forse forse, gli dei del pallone stanno mandando.
Nell’ambiente Inter c’è una voglia di Champions che i 70mila del “Meazza” contro il Sassuolo hanno dimostrato incitando la squadra per tutta la partita. Un pubblico esemplare, commovente e contagioso che ha applaudito nonostante la sconfitta. A questi supporters bisogna dare qualcosa. Bisogna mostrare riconoscenza, non solo a parole ma nei fatti. Per la trasferta romana è previsto un gran seguito di tifosi, che non vogliono far mancare il loro sostegno nell’ultima, importante e decisa partita dell’anno. Quella che può schiudere un’annata, la prossima, decisamente da top club. I giocatori prendano nota e se ne ricordino. E magari alzino gli occhi al cielo iniziando a decriptare quel messaggio degli dei.