Inter: perché tutto in questi giorni così delicati?
(Inter Icardi) Le palpitazioni in vista dello spareggio dell’Olimpico salgono, e siamo solo a martedì. Nel frattempo impazza il mercato, dopo De Vrji oggi è la volta di Asamoah, nei prossimi giorni sarà il turno di Lautaro Martinez sottoporsi alle visite mediche prima della firma del contratto.
Tutti felici, ma c’è qualcosa che non torna nel legame tra questi eventi. Per l’Inter sono giorni vitali, la conquista del quarto posto dovrebbe essere preceduta dalla concentrazione focalizzata esclusivamente sui 90 minuti di Roma. Dovrebbe stendersi un cordone protettivo intorno ai giocatori, intorno allo staff, intorno a tutta l’Inter. Non ne abbiamo giocate molte di partite così importanti negli ultimi 8 anni, forse nessuna da quel fantastico maggio 2010.
Riavvolgiamo il nastro degli ultimi giorni
Invece per dare due annunci così importanti si aspettano proprio i giorni immediatamente precedenti la sfida decisiva per la squadra, per i tifosi, per i bilanci, per il FFP e l’Uefa, per tutto. Per quel che ne sappiamo di strategie societarie e di comunicazione, ce n’è abbastanza per pensare che qualcosa di grosso bolla in pentola.
Ripensiamo alle interviste degli ultimi giorni, alle parole uscite (o fatte uscire a proposito) da giocatori e dirigenti: tutte le strade portano non a Roma ma a Icardi. Maurito che dice “resto se la società lo vuole”, Ausilio che non dice “Icardi è incedibile” ma che la società si siederà a discutere con lui subito dopo Lazio Inter.
Facendo due più due… Icardi?
Fare due più due, mettere insieme questi fatti, non semplici supposizioni, porta a pensare che quella dell’Olimpico potrebbe davvero essere l’ultima gara di Mauro Icardi in maglia nerazzurra. Sta alla società dei visionari, spiegandoci però il come ed il perché, non buttando là parole vuote e di circostanza. E’ ancora presto forse per chiedere questo? E non sarebbe troppo presto anche per prendere una decisione così clamorosa?
(Inter Icardi)