(CdS) Inter, pronto l’assalto alla stella del City. I dettagli
Inter, fari puntati su Gundogan
L’ Inter è alla costante ricerca di uomini in grado di alzare il livello della rosa. In questo momento la ricerca degli uomini mercato nerazzurri, capitanati da Piero Ausilio, è concentrata soprattutto su una zona del campo in particolare: il centrocampo. Il nome nuovo arriva dal Corriere dello Sport e porta a Manchester sponda City.
Si tratta del regista tedesco Ilkay Gundogan, ex Borussia Dortmund. Il calciatore, come sottolinea il quotidiano romano, è finito sul taccuino nerazzurro per le sue capacità che nella rosa nerazzurra non ha nessuno. I suoi piedi buoni, la sua visione di gioco, la sua abilità nel calciare i piazzati sono merce rara all’Inter e Ausilio vorrebbe portarlo a Milano in estate.
Va fatta una doverosa premessa però: il calciatore potrà arrivare a Milano solo se i nerazzurri centreranno la Champions domenica sera contro la Lazio. In caso contrario, l’affare non potrà nemmeno essere messo in piedi a causa degli elevati costi, insostenibili senza la qualificazione nell’Europa delle big. Il cartellino di Gundogan infatti viene valutato intorno ai 60 milioni, una cifra molto elevata. Inoltre, a rendere davvero inaccessibile questo acquisto senza Champions, è il suo ingaggio che oggi di aggira intorno ai 6 milioni di euro a stagione. Una cifra fuori portata per una squadra fuori dalla massima competizione europea per club.
Cosa cambierebbe con Gundogan
Siamo ancora nel campo della fantascenza, ma la notizia c’è e va registrata. Dunque, se l’ Inter dovesse davvero riuscire a portare Gundogan a Milano, cosa cambierebbe per Spalletti? Si tratta un centrocampista dai piedi buonissimi, per lo più impiegato come regista. Ha un ottimo dribbling e un piede fatato che usa spesso per segnare da fuori o battere a rete i calci piazzati. E’ un classe 90, quindi è ancora abbastanza giovane.
In nerazzurro potrebbe giocare in un centrocampo a tre come vertice basso, se fosse confermato che l’anno prossimo Spalletti cambierà modulo giocando a tre dietro e a tre a centrocampo. Oppure può tranquillamente essere impiegato come mediano in un centrocampo a due, svolgendo funzioni di regista, dove l’altro centrocampista però deve occuparsi della fase di interdizione. L’unica sua pecca è la sua tenuta fisica. In passato, infatti, è stato vittima di diversi infortuni, anche piuttosto gravi. Su tutti ricordiamo la dislocazione della rotula e la rottura del crociato che, complessivamente, l’hanno tenuto fuori per più di un anno.