FA Cup, accade l’impensabile: il tecnico contro il suo passato
FA Cup: Chelsea festeggia
Il Chelsea di Antonio Conte vince la finale della FA Cup contro il Manchester United di Jose Mourinho. Un gol di Eden Hazard stende i Red Devils.
La notizia che ha del clamoroso, però, è il riferimento che il tecnico pugliese conserva alla sua ex squadra, la Juventus. Un vero e proprio attacco alla società della famiglia Agnelli:
“In Inghilterra è sempre difficile vincere, non come da altre parti dove ci sono campionati già assegnati”.
Dichiarazioni che sono come benzina sul fuoco dopo un campionato, quello italiano, travagliato e caratterizzato dalle tante contestazioni degli ultimi due mesi. Un’ennesima denuncia ad un sistema sempre più corrotto. A sorprendere, in realtà, è il mittente che con quei colori ha calpestato per anni tanti campi i sia da calciatore che da tecnico.
Dichiarazione di #Conte dopo vittoria @FACupFinal: “In Inghilterra è sempre difficile vincere, non come da altre parti dove ci sono campionati già assegnati”.
— enrico varriale (@realvarriale) May 19, 2018
Antonio Conte, infatti, è stato il primo tecnico in grado di regalare il primo scudetto alla Juventus dopo dopo Calciopoli.
C’è chi non lo considera più
Nonostante la vittoria del trofeo, però, il coach ex Bari è in piena crisi nello spogliatoio dei Blues. Imminente il divorzio con il magnate russo Abramovic.
L’esterno brasiliano Willians è stato il grande escluso del match che ha visto un reparto offensivo composto dai soli Eden Hazard ed Olivier Giroud. L’ex Shakthar non ha di certo accettato questa scelta, cancellando il proprio tecnico dalla foto dei festeggiamenti.
Intanto, secondo Sky Sport Antonio Conte non ha rilasciato dichiarazioni sul suo futuro, dichiarando:
Futuro? “La mia posizione non cambia, è la stessa: non ho voluto ascoltare altre proposte, da gennaio la mia decisione è stata chiara, quella di voler rispettare il mio contratto col Chelsea” – ha detto Antonio Conte dopo la finale, nonostante il gesto di Willian sia sembrato una sorta di ultimo saluto a un allenatore che, ora, forse non partirà più come ampiamente prevedibile fino a poco prima della vittoria sullo United. È una storia già vista più volte e in più squadre: un trofeo può cambiare le cose, e – nel caso – il rapporto tra i due dovrà inevitabilmente essere ricucito.