Le parole di Paolo Condò
Lazio Inter è di certo l’argomento di giornata. La gara dell’olimpico di stasera è una vera e propria finale tra due squadre che si giocano l’ultimo accesso disponibile alla Champions. Da Sky Sport ha parlato della gara anche Paolo Condò, analizzando il modo in cui le due squadre arrivano a questa partita. Condò centra il punto sulla condizione mentale, legata a questa gara. Uno spareggio per la champions all’ultima giornata di campionato è una vera e propria finale, e le finali oltre che con i piedi si giocano anche con la testa. La Lazio, forte di due risultati su 3 e del fattore campo, ha, in teroria, la possibilità di controllare la gara con l’Inter che deve attaccare avendo a disposizione solo la vittoria.
Una partita che si preannuncia infuocata, per la posta in palio e perchè entrambe le squadre hanno sprecato più di un match ball per chiudere definitivamente la corsa all’europa. In mezzo, la situazione di Stefan De Vrij che ha tenuto banco per tutta la settimana. Il giocatore infatti, in scandenza con i biancocelesti ha firmato già un contratto per la prossima stagione con i nerazzurri. Stasera però, quasi certamente scenderà in campo a difendere quella che, tra un mese, sarà la sua ex squadra. Un gesto di professionalità da non mettere in discussione da parte di un calciatore che ha sempre dimostrato di essere concentrato sulla Lazio al 100% in questo finale di stagione.
Le parole di Paolo Condò
“La Lazio ha due risultati su tre e gioca in casa, l’Inter però è più in forma; è arrivata meglio al finale di stagione. Poi combina disastri quando può distrarsi ma sa giocare le partite singole, lo testimoniano le finali vinte. E questa è davvero una finale. Stefan de Vrij deve comunque giocare, questo è professionismo. Avrei dato un taglio da tempo al dibattito, per lui è anche un modo per accreditarsi al meglio ai suoi nuovi tifosi”.
Sarebbe un fallimento per Luciano Spalletti in caso di mancata Champions? “No, o meglio sarebbe un fallimento ma che non porterebbe ad una ripartenza. All’Inter come al Milan si è ricominciato a costruire e ora posso dire di cosa ha bisogno davvero l’Inter, e questo è il frutto del lavoro di Spalletti”.