Home » Il giornalista svela un retroscena sul top player “un ristoratore me lo segnalò per l’Inter”

Il giornalista svela un retroscena sul top player “un ristoratore me lo segnalò per l’Inter”

Inter, Bruno Longhi il retroscena su Pirlo

(Inter Pirlo) Ai microfoni di Premium Sport il giornalista Bruno Longhi ha spiegato un gustoso retroscena sugli inizi della carriera di Andrea Pirlo.

C’era un ristoratore di Flero, si chiamava Alcide che me lo indicò cosicché lo segnalassi all’Inter quando aveva 12 anni. Io chiesi come si chiamasse, è un nome un po’ particolare a Milano. L’Inter non si interessò al momento, si interessò più avanti e lo prese. All’inizio quando era giovanissimo era una mezza punta che spariva dal campo, Mazzone lo inventò regista, fu la rivoluzione copernicana. Al Milan non giocava, qualcuno segnalò ad Ancelotti che al Brescia giocava lì”.

Un’avventura troppo breve

Andrea Pirlo gioca stasera a San Siro la partita del suo addio al calcio. Lo stadio è quello che lo ha visto protagonista per molti anni, prima con maglia dell’Inter nel 1998-99 e 2000-2001, poi con quella rossonera tar il 2001 ed il 2011. L’avventura nerazzurra del fuoriclasse non fu fortunata. L’Inter aveva fretta di vincere, doveva riaprire una stagione di successi e non c’era tempo per far maturare i giovani talenti.

Pirlo a quell’epoca aveva poco più di 20 anni ma i numeri che aveva li stava già dimostrando tutti. C’era solo bisogno di farli esplodere per goderne i frutti. L’Inter non ebbe questa capacità che invece ebbero sull’altra sponda milanese, costruendo su di lui una lunga stagione di successi del Milan. Poi, non contento, Pirlo ha regalato altri anni di successi alla Juventus. Senza dimenticare un mondiale strepitoso, vinto anche grazie alle sue giocate straordinarie.

Le parole di Baggio

Le parole che fotografano le qualità di Pirlo sono di un suo ex compagno di squadra al Brescia. Non uno normale, un tipo qualunque bensì Roberto Baggio ebbe a dire nel 2007 “Andrea ha dimostrato tutto il suo grande talento e il suo valore. Quando giocavamo insieme tutto dipendeva da lui. Ha sempre avuto il grande merito di vedere in anticipo quello che poteva succedere all’interno dell’azione. La sua visione di gioco, quello che sa fare, quello che sa costruire, fanno di lui un fuoriclasse. Andrea ha qualcosa che non si vede spesso in giro.”

Fonte Premium Sport