Negato il settlement agreement. Ora il Milan rischia grosso
Arrivano brutte notizie da Nyon per Fassone, Mirabelli e l’intera società rossonera. Il Milan, infatti, si è visto respingere il settlement agreement proposto mesi fa ai piani alti e ora rischia grosso. La squadra, allenata da Gattuso, si è guadagnata la qualificazione alla prossima Europa League. Il lavoro svolto, i risultati ottenuti potrebbero essere stati inutili. Il tutto dipenderà dalla decisione ultima della Uefa.
Verranno applicate delle sanzioni dai giudici del panel giudicante. Le punizioni non potranno essere leggere per via del debito, profondo della società rossonera, di 100 milioni di euro. Stop al mercato, limitazioni della rosa, multa: sono tutte punizioni possibili. La peggiore delle ipotesi sarebbe l’esclusione dalle Coppe. La camera non ha fissato ancora la data, ma deciderà a metà giugno. Il futuro del diavolo è appeso a un filo.
Una beffa che potrebbe avere ripercussioni
Nel caso in cui la Uefa dovesse escludere il Milan dalla prossima Europa League, la squadra milanese dovrebbe, anzi potrebbe essere costretta a cedere qualcuno dei suoi migliori giocatori in rosa. I principali candidati alla partenza sono Suso e Donnarumma. Il primo ha una clausola da 40 milioni di euro. Si tratta di una cifra appetibile, facile da raggiungere per i top club europei.
Il secondo, invece, viene valutato curca 70 milioni di euro. Nonostante gli errori commessi nell’ultimo campionato, Donnarumma resta il futuro della Nazionale, resta un classe 1999 dal potenziale enorme. Il numero 99 rossonero piace molto al PSG che, però, nelle ultime ore sembra aver virato su Buffon. L’estremo difensore, ex Juve, è molto allettato dall’offerta del club parigino.
Le prossime settimane definiranno il futuro del Milan e, soprattutto, dei suoi big. L’Europa conta molto, troppo sia dal punto di vista economico-finanziario sia a livello di prestigio e appeal. Fassone e Mirabelli attendono novità da Nyon.
La certezza si chiama Gattuso
L’allenatore rossonero, Gennaro Gattuso, è il vero punto fermo, è il vero punto di partenza del Milan per la prossima stagione. L’ex centrocampista, subentrato a metà stagione dopo l’esonero di Montella, ha già svolto un buon lavoro alla guida della Prima squadra.