(GdS) Ronaldo esalta Spalletti e “punzecchia” Icardi. Le sue parole
Ronaldo, che elogi a Spalletti
Ronaldo è stato uno dei pochi a dividere i cuori degli interisti. il suo passaggio al Milan non è mai stato digerito dai più, ma lui stesso ha dichiarato in passato di essersi proposto prima all’Inter. Moratti rispose “picche” e il “Fenomeno”, un po’ per “vendetta”, un po’ per convenienza, si vestì di rossonero.
Da qualche anno però sta provando a farsi perdonare dai tifosi nerazzurri, parlando solo di Inter ed elogiandola quando serve. Ad esempio come ha fatto ieri quando ha parlato alla Gazzetta dello Sport. In primis ha voluto ringraziare i ragazzi di mister Spalletti per aver in un certo senso “vendicato” il 5 maggio, ferita ancora aperta nel cuore di Ronnie. Poi è passato ad elogiare il tecnico nerazzurro.
Ecco le sue parole: «Spalletti, già quando giocavo in Italia, era così: un martello con le idee chiare. Ho letto che a Roma ha fatto anche i cambi giusti. Ho sempre pensato che un centravanti possa giocare solo là davanti, ma che poi in certi momenti abbia bisogno di compagnia. Eder all’Olimpico è stato una buonissima compagnia per Icardi». Già, inserire l’oriundo è stata una delle mosse vincenti di mister Spalletti. La retroguardia laziale, infatti, ha dovuto badare non più a un solo giocatore, ma a tre. Karamoh infatti stringeva parecchio e completava il tridente con Eder e Icardi.
“Punzecchiata” a Icardi
Ronaldo, nel corso della sua intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato, ovviamente, del suo successore Mauro Icardi. Inevitabile quindi la “punzecchiata” prima degli elogi. Ecco le sue parole: «Lui è questo: uno che pensa soprattutto al gol, e fa gol. Lui è il primo a sapere, spero, che si può sempre migliorare. Ma chi discute un attaccante che fa 29 gol, e quelli decisivi sono stati molti di più di quelli che ha sbagliato, non lo capirò mai. 29 gol in Italia sono tanti: fidatevi, ne so qualcosa».
Poche chiacchiere quindi, secondo Ronaldo Maurito Icardi è un grande attaccante e chi lo critica sbaglia. L’opinione del Fenomeno non è poi così campata per aria. D’altra parte, per Maurito i numeri parlano. Ah, se parlano.