Inter: per i teorici di @Icardiout è l’ora di scendere dal carro

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1 Inter, Icardi chiude la bocca a tutti2 Si meriterebbero ben altro2.1 Scendere dal carro2.2 Farsene una ragioneInter, Icardi chiude la bocca a tutti

(Inter Icardi) 29 gol in 34 partite dovrebbero essere un argomento che chiude ogni polemica. Gioco partita e incontro per il capitano. Con grande scorno per i suoi detrattori, sempre pronti a criticare la lunghezza delle gonne di Wanda Nara, il colore della nuova auto di Icardi, il selfie un po’ strano fatto durante un momento di relax.

Si, perché a Mauro Icardi solo questo si può imputare quest’anno. Come? I due gol toppati nel derby? Quello sbagliato con il Sassuolo? Vero, tre o quattro gol sbagliati, pure un rigore a ben ricordare… e poi? L’ultimo nerazzurro a vincere per due volte la classifica dei cannonieri era stato tale Roberto Boninsegna, in anni che oggi sembrano la preiso ria del calcio moderno (1970-71 e 1971-72). Molti di questi detrattori forse non erano neanche nati… .

Si meriterebbero ben altro

25 anni, 100 gol in campionato con la maglia dell’Inter non bastano a far amare un capitano? Eh no, troppa l’invidia per un ragazzo che può permettersi tutto, lussi e bizzarrie. Ma senza pensare che 25 anni trova la maturità per gestire una famiglia con cinque figli, senza mai, e dicasi mai, aver dato a dito a voci stupide di gossip e altre castronerie del genere.

Vogliamo dire che molti di quelli che puntano l’indice contro Icardi magari hanno qualche anno in più e ancora non sanno allacciarsi le scarpe? Oppure vivono nella bambagia calda e rassicurante di mamma e papà, con la paghetta settimanale e la pappa scodellata tutti i giorni, altrimenti farebbero la fame?
Brutta bestia l’invidia, quando rode dentro come un tarlo fino a far perdere la visione della realtà.
Si meriterebbero Kalinic o Andrè Silva, questi tifosi, altro che Icardi.

Scendere dal carro

Vecchie ruggini, piccoli screzi di anni fa. L’acqua passata non macina più, chi vuole rimestare nei ricordi faccia pure, ma scenda dal carro dell’Inter. Dell’Inter in Champions League, dove torna anche e soprattutto grazie ai gol a raffica di Maurito. E se non fosse stata Champions avrebbero fatto bene a scendere lo stesso.

“E’ solo un mercenario” sentenziano i cassazionisti dell’anti icardismo. Anche questo aspetto ha un fondo di verità. Basta solo che lor signori ci spieghino quali sono i cuori generosi dello stesso livello del bomber argentino che militano in serie A. Quali sono i fulgidi esempi di fuoriclasse che giocano gratis o per due lire o quelli che si comportano come una Onlus e non come una azienda?
Aspettiamo le risposte ma temiamo di dover attendere a lungo. Troppo a lungo.

Farsene una ragione

E allora il discorso si chiude qui. Dopo la messe di gol, la qualificazione in Champions ed il titolo di re del gol, Icardi farà il suo gioco. Tenterà, come è ovvio, dì sedersi al tavolo con la società per strappare qualche milione di ingaggio in più. Così fan tutti oggi, prendere o lasciare.

Può essere antipatico questo atteggiamento, ma rientra nei canoni del moderno calcio spettacolo, del calcio business produttore di montagne di soldi per tanti. Il neo pauperismo non esiste in economia e neanche nel mondo del pallone. Se ne facciano una ragione i detrattori di Maurito. E se non se la fanno loro, ce la faremo noi.
(Inter Icardi)
(Inter Icardi)

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Giacomo Beretta