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Milan nella bufera dopo la decisione shock dell’Uefa, Fassone distrutto

Milan: l’Uefa respinge l’agreement

(Milan Uefa) La notizia che ha messo in subbuglio il calcio italiano è arrivata in serata: l’Uefa non concede l’agreement al Milan. Si apre così la fase del giudizio a carico della società rossonera che si concluderà nel mese di giugno con l’irrogazione delle sanzioni.

Si va dalle multe, alla limitazione della rosa, fino alla sospensione dalla partecipazione alle Coppe.
Come evidenzia la Gazzetta dello Sport, l’Uefa ha ritenuto che il dossier presentato dalla società rossonera non contenesse elementi di sostanziale novità sul rifinanziamento, sui ricavi futuri, sulla proprietà.

Le parole di Fassone

L’Ad del Milan Marco Fassone ha commentato così la vicenda: “Mi sembra importante che il Milan assuma una posizione chiara dopo il comunicato dell’Uefa. C’è sorpresa e amarezza perché mi attendevo che la Uefa ci offrisse un settlement Agreement.

Perché da quando c’è il Finacial Fair play c’è sempre stata la concessione del settlement.C’è stato un solo caso in passato con una società russa, non di primissimo livello, che è stata rimandata. Il voluntary agreement non ci è stato consentito perché la commissione riteneva opportuna la garanzia bancaria da 165 milioni da parte della holding. La Uefa dice che il fatto che la holding non abbia rifinanziato il debito con Elliott getta delle nubi sul futuro della società. Ma questa ipotesi non tiene conto la nostra proposta di sentire il nostro finanziatore che è Elliott che ha garantito anche per scritto una continuità dell’azienda, ma anche ai continui adempienti della proprietà del Milan come gli aumenti di capitale che sono stati versati con regolarità“.

Danno all’immagine

Ci sono rimasta male francamente, il dossier che doveva fare l’abbiamo fatto. Da domani parte l’analisi del dispositivo da parte dei nostri legati, rappresenta un danno importante sotto il profilo dell’immagine.

Ci auguriamo di una valutazione serena, riporteremo dati con la massima serenità, ricordiamo che il Milan di oggi deve pagare delle violazioni che vanno dal 2014 al 2017 quindi la proprietà era assolutamente diversa. Il rinvio comunque ci getta nell’amarezza e credo che la società meritasse un settlement che però non è arrivato”
Fonte Milan News