“Allegri ha rotto lo spogliatoio”, l’accusa è di un tifoso Vip

Milan, difficoltà a ripetizione

(Allegri) Non è stata una stagione positiva, e come se non bastasse negli ultimi giorni è arrivata l’Uefa a mettere ancora benzina sul fuoco rossonero. Il Milan non trova pace. Dopo il pessimo avvio di stagione culminato con l’esonero di Montella, Ringhio Gattuso sembrava aver portato quella serenità e quella unità di intenti necessaria ad un gruppo completamente nuovo.

Le aspettative erano altissime dopo il faraonico mercato dell’anno scorso ma i risultati restano ben la di sotto di ogni previsione più negativa. L’unico momento di gioia pura per i tifosi rossoneri è stata forse l’eliminazione dell’Inter nel derby di Coppa Italia di dicembre. Poca cosa, visto poi l’esito del cammino rossonero, chiuso dalla perentoria quaterna rifilata dalla Juventus nella finale.

Abantuono punta il dito verso Allegri

Di queste e di altre cose ha parlato alla Gazzetta dello Sport un tifoso d’eccezione, Diego Abatantuono.
L’attore, da sempre tifosissimo rossonero, non è stato tenero con la sua squadra, ma soprattutto con un allenatore che aveva regalato uno scudetto ai rossoneri. “L’ultima stagione del Milan è stata molto combattuta e piena di insicurezze. Da un punto di vista calcistico, il periodo berlusconiano, è stato straordinario. Quando è vacillato la proprietà, sono arrivati i problemi.

Poi abbiamo avuto Allegri come allenatore: bravissimo, ma il suo arrivo è coinciso con la rottura dello spogliatoio del Milan. In un anno lo ha letteralmente cancellato. Ha ceduto Pirlo. Forse non era colpa sua, anche se non ha fatto nulla per trattenerlo. Poi Pirlo alla Juve ha disputato una stagione straordinaria. Stessa cosa per Nesta, Seedorf, Ambrosini e Gattuso. Per me è in quel momento che è incominciato il calvario del Milan. In questo momento storico c’è soltanto la Juve che può permettersi certi giocatori ed è come se disputasse un campionato a parte. E’ di un’altra categoria, ma nonostante questo non riesce ad imporsi in Europa.”.
Fonte Gazzetta dello Sport