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Inter, 40 milioni entro il 30 giugno. Ecco chi cederà Ausilio

Il ds già al lavoro per sistemare il bilancioL’Inter dovrà risanare le casse entro il 30 giugno, per rientrare nei paletti del FPF: l’obiettivo è raggiungere 40 milioni di plusvalenze. E Ausilio è già al lavoro.

Il club di Corso Vittorio Emanuele dovrà racimolare questa cifra attraverso una strategia ben chiara: il ds cederà dei giovani e dei calciatori fuori dal progetto.

Ecco la strategia dell’Inter

I primi 5 milioni di plusvalenza sono arrivati grazie all’addio di Geoffrey Kondogbia, ufficialmente riscattato dal Valencia dopo un’ottima stagione. Nagatomo è stato ceduto in prestito al Galatasaray che è vicino all’acquisto a titolo definitivo, pagando 4.5 milioni, mentre Puscas è reduce dai prestiti a Benevento e Novara ma anche un suo addio pare scontato (8 milioni il possibile ricavo).

Anche Pinamonti, è in lista di sbarco: già a gennaio è stato ad un passo dal Sassuolo ed è valutato intorno agli 8 milioni, la sua cessione regalerebbe una bella plusvalenza, inserito magari come contropartita in qualche trattativa.

Poi i giovani. Da Emmers e Zaniolo, fino a Bardi, Di Gennaro, Biabiany, Eder, Longo e Manaj, tutti utili per arrivare a quella famosa quota 40. Una parte di questa plusvalenza, però, potrebbe arrivare da un’altra sponsorizzazione dalla Cina. Come riporta la GDS, Emmers piace alla Samp. Vanheusden potrebbe lasciare lo Standard Liegi dove è andato in prestito e restare comunque in Belgio: spinge per il prestito all’Oostende.

Samuele Longo, reduce dall’operazione alla spalla, aspetta offerte dopo essere stato al Tenerife e aver segnato 12 gol in questa stagione. Manaj sarà acquistato dal Granada dove ha giocato in prestito. Il club spagnolo ha lo stesso proprietario del Parma, la cinese Desports Group, e proprio in Emilia potrebbe giocare l’anno prossimo il nerazzurro.

L’Inter non cederà big:i vari Skriniar, Miranda e Perisic sono considerati incedibili al pari di Brozovic e Icardi, sui quali però pendono le rispettive clausole valide solo per l’estero (rispettivamente 50 e 110 milioni).